Dopo 50 anni torna il derby tra Rivignano e Teor

I due paesi uniti dalla politica in un solo ente amministrativo si sfidano sul campo La spunta il centro più grosso con un gol di Pinzin. Ma a vincere è il nuovo Comune

TEOR. Due squadre, un unico paese. Un derby che ha il sapore della storia. Dopo 50 anni Rivignano e Teor tornano a sfidarsi su un campo di calcio. Allora i Comuni erano due. Due i gonfaloni in nome dei quali si cercava la vittoria. Dopo mezzo secolo c’è chi queste realtà le ha volute unire, fonderle insieme in un unico nuovo ente.

Un nuovo Comune che conserva però le sue associazioni, le sue diversità, le sue tradizioni ed entrambe le sue “fedi” calcistiche.

Da una parte il Rivignano sceso quest’anno in Promozione con alle spalle un passato che parla di serie D, dall’altra il Teor che negli ultimi tre anni passo dopo passo è riuscito ad arrivare a questo traguardo.

Sono le 18 e l’arbitro fischia l’inizio. Prima l’amministrazione consegna a entrambe le squadre una targa ricordo della partita. Ci sono almeno 800 persone ad assistere e tifare. Fra loro anche Stefano Marangone, l’ex calciatore malato di Sla, che proprio su questo terreno di gioco ha disputato il suo ultimo campionato, assieme alla moglie Paola. L’emozione è forte, fortissima per entrambi.

Ci sono anche il sindaco Mario Anzil e il suo vice Fabrizio Mattiussi, per una volta - «e solo per questa», assicurano scherzando – rivali. Il primo tifoso del Rivignano, il secondo, “of course”, del Teor.

È davvero una grande giornata di sport. Una giornata resa possibile grazie all’impegno e alla passione di tante persone. Persone come il giocatore e dirigente del Teor Claudio Lunardelli, bandiera di una società fuori e dentro il campo, una delle anime di questa festa del calcio friulano. Come il presidente neroazzurro Claudio Paroni e il vicepresidente giallorosso Giuseppe Burba, amici da una vita, e ieri per la prima volta avversari. O come il consigliere comunale con delega allo sport Giovanni D’Orlando che ha promosso e sostenuto questo evento curandone tutti gli aspetti organizzativi.

E poi ci sono loro, dirigenti, amministratori, tifosi, appassionati e cittadini che a questo appuntamento non hanno voluto mancare. C’è la Pro loco di Teor che ha organizzato al meglio il post-partita che di fatto si è trasformato in una festa per tutti. C’è la gente, c’è un unico paese, qui unito, pronto a tifare le sue due squadre. Sugli spalti anche le telecamere di Fvg Sport Channel che hanno ripreso la partita in diretta.

Alla fine l’ha spuntata il Rivignano con un gol di Pinzin nel secondo tempo. Finisce uno a zero. Ma a vincere è stato il nuovo Comune. «Nè a Roma nè a Milano, il solo derby è Teor - Rivignano» recita uno striscione all’ingresso del campo. Già, il derby per eccellenza è questo. Fatto di storia, passione, attaccamento alla maglia, tradizioni, entusiasmo genuino. Fatto di due paesi che ora hanno intrapreso una strada unica. Fatto soprattutto di persone e del loro impegno, della loro voglia di vivere insieme questa giornata. Due società, una comunità che la sfida della fusione l’ha vinta con cuore e sapendo guardare al futuro. È stata la festa di tutti. E tutti ne sono stati i protagonisti.

Viviana Zamarian

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