Dall’opposizione ai social coro di no al taglio di alberi al campo sintetico

Protestano i cittadini, chiedono spiegazioni i rappresentanti della minoranza. Il taglio dei 15 tigli che delineano il perimetro del campo di calcio in erba sintetica di via Divisione Julia, deciso dall’amministrazione comunale, ha scatenato la reazione della gente di Pagnacco.
Pochi i favorevoli, la maggior parte dei residenti è delusa e arrabbiata per questa rivoluzione, motivata dalla volontà di salvaguardare un investimento importante come quello per la struttura sportiva: la caduta delle foglie può compromettere la manutenzione del campo, hanno spiegato gli assessori.
C’è chi commenta su Facebook («Pulire le foglie costa fatica?», annota qualcuno; «Sono in prima linea per salvare l’Amazzonia e poi abbattono alberi perché sporcano. Vergogna», commenta un altro) e chi preferisce altre vie.
«Inviterei Legambiente, Italia nostra, le persone che hanno a cuore la tutela degli alberi a passare lungo la strada per rendersi conto dello scempio che il Comune sta per fare – scrive al Messaggero Veneto Amedeo Ellero, residente a Pagnacco –. Abbiamo atteso 40 anni per vederli così belli: gli alberi portano ossigeno, fanno ombra, i loro fiori sono ricercati dalle api. Così ci insegnavano le maestre: è cambiato tutto ora?».
Ellero suggerisce un’alternativa al taglio degli alberi: «Raccogliere le foglie quando cadono non è faticoso e costa poco: basta un soffiatore ad aria o un aspiratore di foglie, ma si potrebbe anche appoggiare a terra una rete utile a raccoglierle e mantenere intatto il patrimonio arboreo».
Infine ringrazia «la consigliera comunale Daria Blasone, che ha disapprovato la decisione presa dall’amministrazione». E si uniscono a Blasone nell’esprimere il loro disappunto anche la consigliera di minoranza Alessandra Bernardis e il segretario del circolo Pd di Pagnacco, Michele Zanello. «Vorremmo sapere se l’amministrazione comunale dispone del parere di un esperto o se è una decisione presa in autonomia, se sono stati informati gli apicoltori e sono state vagliate altre possibili soluzioni», rilevano.
Bernardis e Zanello precisano che sono alberi sani e presenti da anni, «quindi il “problema” delle foglie caduche era noto e da considerare in fase di progettazione dell’opera prevedendo eventuali contromisure». Anche il consigliere d’opposizione Lorenzo Gennari – che ha preparato un’interrogazione sul caso – si sofferma su questo punto: «Siamo contrari all’abbattimento dei tigli, ma soprattutto ci domandiamo quali siano le motivazioni alla base di questa scelta – sottolinea –. Questa attività, se ritenuta necessaria, avrebbe potuto essere fatta al momento della realizzazione e del campo sportivo, prevedendo già da allora anche un’eventuale sostituzione con altre essenze di pregio. Dovesse andare in porto, l’abbattimento dei tigli sarà l’unico motivo per cui sarà ricordato l’assessore Pecile». —
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