Confini, chi riapre e chi no: la Slovenia toglie le barriere fisiche ai valichi, via libera in Austria nella notte

I Paesi europei vedono ormai alle loro spalle il picco della prima ondata di coronavirus e possono nuovamente guardare con un po' meno di diffidenza ai propri vicini di casa. E con un po' più di ottimismo alla stagione turistica estiva che sta iniziando.
Da oggi, lunedì 15 giugno, nella maggior parte del Vecchio Continente, cadranno le restrizioni sugli spostamenti e gli inviti a non viaggiare introdotti da quasi tutti a metà marzo, sull'onda dell'emergenza sanitaria, e si potrà cominciare di nuovo a circolare liberamente tra Paese e Paese.
Una data che il governo italiano in particolare ha cerchiato in rosso sul calendario, come un vero e proprio D-Day da cui spera possano ripartire quei flussi turistici che alimentano uno dei settori più importanti per l'economia del Paese. L'Italia peraltro è stata tra i primi a riaprire le proprie frontiere ai cittadini del resto d'Europa, già dal 3 giugno scorso.
Una scelta - anticipare la riapertura rispetto alla raccomandazione del 15 giugno formulata a Bruxelles dalla Commissione europea - seguita anche da altri: Bulgaria, Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia e Slovenia hanno già iniziato nei giorni scorsi a revocare le restrizioni per gli stranieri che entrano nei loro Paesi.
La situazione a Gorizia. Un grande applauso ha accompagnato il taglio simbolico del confine da parte dei sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna e Nova Gorica, Klemen Miklavic , presente anche il primo cittadini di San Pietro Vrtojba, Milan Turk, che hanno voluto salutare la riapertura delle frontiere con una cerimonia al valico di via San Gabriele.
I due primi cittadini, armati di forbici, hanno tagliato il nastro con la scritta stop che, in questi tre mesi, segnalava agli automobilisti italiani che il confine non poteva essere attraversato. Una nuova "separazione" che, pur non essendo di carattere politico ma sanitario, ha profondamente colpito sia la comunità di Gorizia sia quella di Nova Gorica che speravano di non dover più rivedere le forze dell'ordine sulla frontiera a fermare il libero transito dei cittadini.

I due sindaci, che dopo il taglio del nastro si sono abbracciati, hanno ricordato però che, nonostante le difficoltà le due amministrazioni hanno sempre collaborato in questi mesi, con un fitto rapporto di telefonate e messaggi che hanno segnato l'evoluzione dell'epidemia giorno dopo giorno.
"Mentre l'Europa faceva fatica a individuare una strada comune fra il vari paesi e i governi avevano difficoltà a dialogare fra loro, questo non è mai accaduto su questo confine - hanno ribadito i sindaci- e noi siamo orgogliosi di aver vissuto pienamente lo spirito di quell'Europa dei cittadini che dovrebbe essere il faro per ogni azione e che ci ha aiutato a superare queste difficili giornate"
🇸🇮 Slovenia. La Slovenia riapre oggi le frontiere all'Italia e le barriere fisiche posizionate nei mesi scorsi ai valichi secondari di Trieste, per bloccare gli accessi, sono state rimosse. Al momento, riferisce la Polizia di frontiera, ai valichi principali, gli unici rimasti aperti in questi mesi a causa delle restrizioni previste dalla Slovenia per far fronte all'emergenza sanitaria, si registrano presidi saltuari per controlli a campione da parte degli agenti sloveni nei confronti di chi entra nel Paese. In queste ore, ad esempio, una pattuglia sta svolgendo verifiche al valico di Fernetti.
🇭🇷 Croazia. Riaperti anche tutti valichi locali minori con la Croazia. Croazia che spera nel ritorno massiccio di austriaci e tedeschi. Anche gli italiani - in situazioni definite - possono entrarvi: per motivi di lavoro, per comprovate ragioni economiche ma anche per turismo, se si ha una prenotazione in un albergo o in un’altra struttura ricettiva. Per facilitare il passaggio alla frontiera Zagabria mette a disposizione - sul sito entercroatia.mup.hr - un modulo da compilare coi dati richiesti.
🇦🇹 Austria. Altri Paesi hanno fatto una scelta diversa, ritardando ancora di qualche giorno la riapertura. È il caso dell'Austria, che ha già aperto alla maggior parte dei vicini e che dal 16 giugno revocherà le restrizioni per altri 31 Paesi, compresa l'Italia ma esclusi Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito.
🇪🇺 Chi riapre in Ue. Revocate le restrizioni anche da parte della Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca. La Grecia ha addirittura fatto un passo in più riaprendo già fin da adesso anche a diversi Stati extraeuropei: Australia, Cina e Corea del Sud.
🇪🇸 Spagna. Madrid infine riaprirà le frontiere con gli altri Paesi dell'Unione europea solo il 21 giugno, con l'esclusione del Portogallo. L'Italia, che in un primo momento era stata penalizzata da diversi Paesi, è riuscita a riconquistarne nella maggior parte dei casi la fiducia.
🇨🇭 Svizzera. La Svizzera riapre lunedì 15 le frontiere con tutti gli Stati membri dell' Ue, dell'Aels e col Regno Unito. Chiunque può quindi viaggiare all'estero, ma deve rispettare le norme igieniche del paese in cui si trova. In una videoconferenza informale dei ministri dell'Interno degli Stati Schengen all'inizio di giugno, molti ministri hanno espresso l'auspicio di un ritorno alla normalità e dell'abolizione dei controlli alle frontiere interne in Europa a partire dal 15 giugno. La possibilità di fare del turismo degli acquisti è stata ripristinata, mentre i valichi di frontiera che erano stati chiusi saranno riaperti.
🇬🇧 Gran Bretagna. Le frontiere sono attualmente aperte. Dall'8 giugno i visitatori provenienti dall'estero sono tenuti in quarantena per 14 giorni. Tra coloro che sono esenti da queste misure ci sono persone che viaggiano dall'Irlanda, dalle Isole del Canale o dall'Isola di Man. Come in altri paesi, alcune professioni sono esenti da queste regole, come gli operatori sanitari che viaggiano per fornire assistenza sanitaria nel paese. All'arrivo, coloro che sono tenuti ad autoisolarsi devono fornire i propri dati di viaggio e di contatto. Il governo dice che queste misure saranno riesaminate ogni tre settimane.
✈️ Ripartono i voli. La riapertura quasi generalizzata di domani avrà un effetto immediato e tangibile già sui voli da e per l'Italia. All'aeroporto di Fiumicino è previsto un aumento dei collegamenti in arrivo e in partenza, con cento voli e dodici Paesi europei collegati. A Milano riaprirà invece il Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa: oltre 150 i voli previsti.
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