Capannone in fiamme nell’allevamento di trote a Castions delle Mura

BAGNARIA ARSA. Sarebbero superiori ai 70 mila euro i danni provocati dall’incendio che nella notte tra mercoledì e ieri ha interessato il capannone in laterizio adibito a ricovero mezzi e attrezzi...
Castions delle Mura 19 Aprile 2018 incendio Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
Castions delle Mura 19 Aprile 2018 incendio Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

BAGNARIA ARSA. Sarebbero superiori ai 70 mila euro i danni provocati dall’incendio che nella notte tra mercoledì e ieri ha interessato il capannone in laterizio adibito a ricovero mezzi e attrezzi della Agrifish srl, la società agricola specializzata nell’allevamento delle trote, in via Tarvisio a Castions delle Mura.

A innescare le fiamme nel deposito di circa 200 metri quadrati, a poca distanza dalle vasche esterne, sarebbe stato un corto circuito che ha interessato il sistema elettrico dello spargi mangime, una sorta di trattorino cabinato (a motore diesel) che viene utilizzato dal personale dell’allevamento per alimentare i pesci. «Il mezzo è stato regolarmente utilizzato da un dipendente e successivamente riposto nel capannone - cerca di spiegare l’accaduto il titolare, Nicola Campion -. Alle 17.30, quando abbiamo chiuso, era tutto a posto. Ma poco dopo la mezzanotte di mercoledì ci ha contattato telefonicamente un vicino, che notava un eloquente bagliore all’interno del capannone, ormai avvolto da un denso fumo. Venti minuti dopo i vigili del fuoco di Cervignano erano già sul posto, ma ormai c’era poco da fare. Il mezzo spargi mangime era ormai distrutto: solo quello ha un valore di circa 40 mila euro. Ma i danni si sono estesi anche a buona parte del capannone: con il calore tutti i vetri delle finestre sono esplosi, gli infissi irrimediabilmente danneggiati, l’impianto elettrico andato. Da una prima stima i danni superano i 70 mila euro».

Nessuna conseguenza, invece, per le trote: le vasche di allevamento (tutte all’aperto) non sono state interessate dalle fiamme. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Aiello, coordinati dalla Compagnia di Palmanova. Una prima perizia dei vigili del fuoco ha confermato l’ipotesi del corto circuito, escludendo l’ipotesi dolosa.

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