Camorra, Serracchiani al Governo: in Fvg servono più agenti

UDINE. Sento l'obbligo di raccogliere le preoccupazioni che sorgono nella comunità allorché una situazione che finora appariva di tranquillità mostra risvolti oggettivamente inquietanti».
Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in una lettera ai ministri della Giustizia Andrea Orlando e dell'Interno, Angelino Alfano, dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta della Procura di Trieste su presunte attività di riciclaggio da parte della camorra nella regione.
Sollecitando «un supplemento di attenzione da parte dei due dicasteri nei confronti del Friuli Venezia Giulia» ed esprimendo «l'apprezzamento per l'esperta e efficace vigilanza» della Procura di Trieste nel suo ruolo di Direzione Distrettuale Antimafia e per gli investigatori, Serracchiani richiede che «le strutture preposte a garantire la sicurezza del territorio siano dotate di risorse, in termini di personale e mezzi, sufficienti a mantenere un livello adeguato di contrasto e repressione nei confronti delle infiltrazioni della criminalità organizzata», richiamando quanto «sia difficile conservare gli standard di efficienza necessari allorché i ranghi degli uffici giudiziari e forze dell'ordine presentino vuoti, talvolta anche larghi».
Ricordando come il Friuli Venezia Giulia sia da lungo tempo sottoposto a una pressione molto forte a causa dei flussi migratori e come la situazione di instabilità e di insicurezza rischi di ripercuotersi su una regione di confine a diretto contatto con i Balcani e, attraverso il porto di Trieste, snodo di traffici internazionali, tra cui la Turchia e altri Paesi del Mediterraneo, Serracchiani sollecita «un supplemento di attenzione» da parte del Ministero della Giustizia e di quello dell'Interno, assicurando agli organi centrali del Governo che la Regione FVG «è già da ora disponibile e pronta a collaborare a livello istituzionale per »monitorare e prevenire i rischi di infiltrazione criminale nel territorio regionale».
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