Bambina annegata mentre era in vacanza, il pm accusa la madre

UDINE. Il pubblico ministero della Procura di Teramo, Luca Sciarretta, ha chiesto il rinvio a giudizio per Paola Perini, la mamma della piccola Nicole Tonutti, morta il 22 giugno di un anno fa.
La bimba, che si trovava con la madre in vacanza nel Teramano, è annegata mentre stava facendo il bagno a Pineto. Il pm ha dunque chiesto il processo per la Perini, già giocatrice della Basket Time di Udine e impiegata in una cooperativa che si occupa della distribuzione dei pasti all’ospedale Santa Maria della Misericordia.
Il magistrato ha concluso le indagini per la morte della piccola Nicole, cinque anni, chiedendo il rinvio a giudizio anche per il bagnino che in quel momento stava presidiando lo stabilimento nel quale è avvenuta la tragedia. Convincimento del pm è che entrambi, pur con diversi ruoli, avevano l’obbligo giuridico di impedire il fatto.
Secondo il quotidiano Il Centro, l’accusa è quella di omicidio colposo. Alla madre il magistrato contesta di aver fatto rimanere la piccina in mare da sola, omettendo di farle indossare i braccioli necessari al galleggiamento.
Secondo l’accusa, il bagnino non avrebbe esercitato una continua e adeguata sorveglianza nell’area di mare di propria competenza, violando così l’ordinanza di sicurezza balneare emessa per quel tratto.
Per il sostituto procuratore, inoltre, lo stesso bagnino non avrebbe utilizzato la torretta di osservazione, installata sulla spiaggia proprio per garantire la più ampia visuale del tratto di spiaggia e mare da tenere sott’occhio. Ora toccherà al giudice per le udienze preliminari decidere per il processo o per il non luogo a procedere.
Nicole si trovava in vacanza nel Teramano, in attesa di fare rotta verso Montecatini, dove la mamma avrebbe dovuto partecipare alle finali nazionali del torneo Uisp con la Basket Time, squadra nella quale militava.
Il 22 giugno la piccolina, che avrebbe compiuto sei anni pochi giorni dopo, era in spiaggia con le amiche della madre: erano da poco passate le 16 quando Paola ha lanciato l’allarme: di Nicole, che si era allontanata per giocare con alcuni amichetti conosciuti in vacanza, non c’era più traccia lungo l’arenile della Torre del Cerrano, a Pineto.
La giovane mamma è corsa verso lo stabilimento per chiedere aiuto ai bagnini, che hanno immediatamente lanciato l’annuncio al megafono, prima di uscire a largo. Pochi minuti dopo il corpicino della piccola - che pure sapeva nuotare benissimo - è stato trovato da un addetto alla pulizia della spiaggia, che l’ha trascinato a riva.
Paola Perini è stata iscritta pochi giorni dopo l’episodio nel registro degli indagati: un atto dovuto - fu commentato all’epoca dai magistrati - anche per consentire alla madre della piccola di nominare un perito di parte che potesse assistere all’autopsia.
L’esame necroscopico aveva confermato la morte per annegamento della bimba. Un episodio come tanti ne accadono ogni giorno, con un esito però drammatico. E per la mamma ora l’amarezza di una richiesta di rinvio a giudizio che potrebbe aprire la strada al processo.
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