Alpinista cade durante la scalata al campanile di Val Montanaia: è grave

L’uomo, un 57enne lombardo, è stato recuperato dal personale del Soccorso alpino e trasportato in elicottero all’ospedale

I soccorritori sul luogo dell'incidente
I soccorritori sul luogo dell'incidente

Un alpinista di 57 anni della provincia di Lecco in gravi condizioni dopo essere caduto al primo tiro di corda sopra l'attacco del Campanile di Val Montanaia, intorno alle 12 di domenica 28 settembre, nel territorio comunale di Cimolais. Impossibilitati a raggiungerlo, a chiamare il Nue112 sono stati altri alpinisti impegnati nella scalata, che hanno riferito di aver udito un tonfo.

La cordata, che si trovava alla base del Campanile, era impegnata nella prima lunghezza di corda, sullo zoccolo del monolite, e anche i componenti di un'altra cordata poco lontana, che hanno prestato i primi soccorsi, non avevano rete telefonica per telefonare.

La Sores ha attivato subito la stazione Valcellina del Soccorso alpino e l’elisoccorso regionale.

L'elicottero, con equipaggio completo, ha effettuato un sorvolo e ha avvistato dall'alto una persona distesa, già messa in sicurezza, e altre persone intorno e ha verricellato sul posto l'equipe tecnico sanitaria, poi è ripartito per prelevare altri due tecnici della stazione Valcellina in previsione di un aiuto nelle operazioni di imbarellamento e recupero.

L'alpinista, stando alle informazioni raccolte dal tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, era impegnato nella prima lunghezza di corda quando improvvisamente gli è scivolato un piede, precipitando per quindici metri. La sua caduta è stata fermata dal compagno di cordata sull'ancoraggio principale di sosta, mentre l'ancoraggio intermedio, protezione posizionata qualche metro sopra la sosta, non ha tenuto ed è stato divelto durante la caduta, aumentando il fattore di caduta. La persona si è fermata a terra, sopra lo zoccolo del campanile.

La persona è rimasta sempre cosciente ma ha subito gravi traumi. È stato soccorso inizialmente da una cordata vicina e dal compagno di scalata, poi è stato stabilizzato dal medico dell'elisoccorso e imbarellato. Recuperato con il verricello, così come i suoi compagni che lo hanno assistito ed erano tutte persone molto preparate, è stato portato all'ospedale di Udine. L’intervento si è concluso intorno alle 15.

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