Acqua, ecco la mappa dell’inquinamento

Elevata criticità in città e a Vito d’Asio, media a Roveredo e Spilimbergo. Anche San Quirino e Cordenons compaiono nell’elenco delle aree coinvolte
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PORDENONE. Potabile ma non di buona qualità. L’acqua in provincia – ma soprattutto a Pordenone città – non gode di un buono stato di salute.

E a dirlo sono state le stesse società che gestiscono il servizio idrico integrato, nelle relazioni depositate in quarta commissione del consiglio regionale dove si è analizzato il rischio legato alla presenza – registrata ormai un anno fa – di desetildesisopropilatrazina (Dact), composto della degradazione dell'atrazina.

Hydrogea. La società pordenonese, come ricorda la relazione del neopresidente (nominato a luglio) Giovanni De Lorenzi, si occupa della distribuzione dell’acqua potabile in 20 Comuni e ha una rete composta da 98 fonti (pozzi, sorgenti captazioni superficiali), 47 impianti (sollevamento, potabilizzazioni con filtri a sabbia e filtri a carbone, eccetera), 158 serbatoi (vasche a terra, serbatoi pensili).

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Pordenone. Al primo posto tra le zone critiche l’area di Pordenone e Roveredo. In città la rete sud è alimentata dal campo pozzi di via Fornace (cinque pozzi artesiani) che «presentano due problematiche: riduzione della portata globale (...); la qualità dell’acqua, in quanto si rileva una sensibile presenza degli inquinanti sopra citati (ndr atrazina, desetilatrazina ecc.) con un lento ma continuo aumento del valori stessi riscontrati nel tempo (recentemente si è rilevata la presenza anche della Dact)».

Poi c’è la rete nord alimentata dal campo pozzi di via San Daniele. «Questi pozzi – scrive Hydrogea – non preoccupano per la portata ma piuttosto per la qualità. Infatti, oltre alla costante presenza della Desetilatrazina che, per garantire i limiti di legge, ci impone la tecnica della miscelazione delle acque fra i vari pozzi per abbassare i livelli di inquinanti, è stata riscontrata la presenza della Dact con valori preoccupanti e superiori rispetto al campo pozzi della rete sud».

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La relazione riassume che «la situazione della distribuzione dell’acqua potabile nel territorio del Comune di Pordenone presenta delle notevoli criticità e deve essere assolutamente tenuta sotto osservazione, con previsione di interventi a brevissimo termine».

Roveredo. Anche la rete del campo pozzi di via Brentella, a Roveredo, non gode proprio di ottima salute. «Tutti i pozzi presentano delle gravi problematiche sulla qualità dell’acqua prelevata – scrive sempre Hydrogea –. Oltre alla costante contaminazione della Desetilatrazina, questi presentano anche tracce di inquinamento da solventi e, più recentemente, come per i pozzi della rete nord di Pordenone, della Dact».

Altre criticità. Sempre nei Comuni in cui il gestore è Hydrogea, un’altra zona critica è quella di San Francesco di Vito d’Asio dove la fonte di approvvigionamento è l’acquedotto destra Tagliamento.

Nella zona a nord della provincia una leggera criticità si registra anche nel pozzo che alimenta le frazioni di Tauriano e Barbeano e dove negli ultimi tempi, scrive Hydrogea, si è riscontrata la Dact.

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Sistema Ambiente. Anche la società con sede a Brugnera, e che distribuisce l’acqua in 16 Comuni, dallo scorso dicembre «ha provveduto da subito ad ampliare lo spettro dei parametri chimico fisici da ricercare con i propri autocontrolli – scrive l’amministratore unico, Celestre Bortolin –. Successivamente alle prime risultanze, si sono evidenziate le seguenti peculiarità: mancanza di univocità delle misure; aumento o persistenza di valori elevati di Dact in periodi di scarse precipitazioni meteoriche».

Parametri Dact «vicini ai limiti di legge» sono stati registrati a San Quirino e nella zona industriale Pip di Cordenons. A San Quirino la società è ricorsa alla miscelazione dell’acqua, una soluzione che «è comunque di tipo transitorio e bisogna programmare soluzioni definitive».

Gli altri Comuni di pianura solo alimentati con campi pozzi che si trovano a Fontanafredda. «Per questi pozzi – riferisce Sistema ambiente – gli esami svolti sulla Dact si attestano su valori intermedi e permettono di pensare alle soluzioni con un po’ di anticipo».

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