«A casa non ci sto, meglio la cella»: giovane evade ed è arrestato

Era ai domiciliari ad Aviano, aveva telefonato ai carabinieri per avvisarli d’avere violato l’ordine. Processato per direttissima, è tornato in carcere. Il ventunenne è accusato di diversi furti

AVIANO. Giovedì, alle 16.30, aveva chiamato i carabinieri: «Io a casa con mia madre e mio fratello non ci sto, meglio il carcere. Vi avviso che sono evaso». Lui, Domenico Ricci, 21 anni, ai domiciliari sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare emessa il giorno dopo Ferragosto, a casa non intendeva proprio rimanerci.

Tanto che, all’arrivo dei carabinieri della stazione di Aviano, era già fuori dal cancello. Per la legge si tratta di evasione, violazione delle disposizioni impartite dall’autorità giudiziaria, che prevede l’arresto. Così è stato: il giovane è tornato in carcere.

Ieri mattina il giudice monocratico del tribunale di Pordenone Rodolfo Piccin ha convalidato l’arresto, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Pier Umberto Vallerin, che per il giovane chiedeva la custodia cautelare in carcere.

Il difensore, l’avvocato Valeria Managò, ha quindi chiesto i termini a difesa e il processo per direttissima è stato fissato per il 18 settembre. Nel frattempo Domenico Ricci – che ha ribadito i motivi dell’evasione – resta in carcere.

Il giovane era finito nei guai la settimana di Ferragosto. E’ accusato di avere rubato tre macchine in quattro giorni, di averne scassinate cinque, di avere provocato, senza patente, tre incidenti stradali e di essersi poi dato alla fuga.

All’alba del 15 agosto, secondo il capo di imputazione, era stato accusato del furto dell’auto che guidava (senza patente), una Mercedes 250, asportata poco prima dell’inseguimento dal parcheggio del Palace Hotel di Aviano, nel quale il giovane si era introdotto per rubare.

Due furti – di una Mercedes e di un coltello multiuso – furono commessi l’11 agosto. Il giorno dopo Domenico Ricci avrebbe commesso tre furti a Pordenone, nel parcheggio di via Candiani, forzando le portiere di una Fiat 500, una Punto e una Smart.

Al ventunenne viene attribuito anche il furto della Daewoo Matiz del dipendente della Provincia che stava aprendo la sede, il 13 agosto alle 8, mezzo che poi aveva provocato un incidente tra tre auto in Comina.

Il Riesame lo aveva posto ai domiciliari il 29 agosto. Per Domenico Ricci, però, era meglio il carcere piuttosto che le discussioni in famiglia.

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