Zico è tornato in Friuli, l’abbraccio in aeroporto con i tifosi: «Vorrei un’Udinese da scudetto»
L’asso brasiliano, il giocatore più amato della storia bianconera, è atterrato all’aeroporto di Ronchi dei Legionari accolto dall’Udinese club “Arthur Zico Orsaria”, tra lo stupore dei passanti. Giovedì 5 giugno sarà ospite dello Sport Business Forum, a Treviso

Il popolo friulano riabbraccia Zico. Il fuoriclasse brasiliano è arrivato nel pomeriggio di martedì 3 giugno all’aeroporto di Ronchi dei Legionari: ad accoglierlo ha trovato gli amici dell’Udinese Club “Arthur Zico Orsaria”, che in questi giorni celebra il 40° anniversario dalla fondazione e ha come ospite d’onore proprio il “Galinho”.
Mercoledì 4 giugno è in programma una conferenza stampa a Orsaria, proprio nella sede dello storico club a lui intitolato, venerdì 6 giugno la grande festa a Premariacco (19.30).
Arthur Antones de Coimbra, per tutti Zico, è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi della storia del calcio mondiale e giovedì 5 giugno sarà uno dei grandi ospiti della giornata inaugurale di Sport Business Forum (a partire dalle 10), a Palazzo Giacomelli, in piazza Giuseppe Garibaldi 13, a Treviso.
A intervistarlo, verso mezzogiorno, sarà il giornalista Massimo Meroi del Messaggero Veneto, quotidiano del gruppo Nem.
Zico che, dopo aver espletato le pratiche aeroportuali, recuperato i bagagli e assecondato le immancabili richieste di foto e selfie, ha risposto alle domande del nostro Giuseppe Pisano. Una prima intervista concessa in esclusiva al Messaggero Veneto, in quella che per un paio d’anni, dal 1983 al 1985, è stata casa sua.
«Un saluto a tutti, è un grande piacere tornare qui. All’aeroporto di Trieste, tornare a Udine, rivedere tante persone, i miei amici del Zico Club di Orsaria che non smetterò mai di ringraziare: alcuni di loro erano venuti a trovarmi in Brasile per il mio compleanno e ora sono contento di poter stare ancora assieme. E fare una bella cena».

A parlare è poi il Zico tifoso bianconero, svelando quello che ha sempre sognato per la “sua” Udinese. «La seguo, anche se in Brasile non trasmettono tutte le partite. Io, però, vorrei un giorno veder lottare l’Udinese per il titolo, per lo scudetto, e non essere felice per salvarsi molto prima. Vorrei vederla in Champions League: questo deve essere il desiderio di un club e spero che prima o poi sia così anche per l’Udinese».
Udinese che a breve potrebbe essere ufficialmente di proprietà di un fondo americano. «Ormai nel mondo ci sono tanti club acquistati da questi fondi stranieri. Lo stanno facendo anche in Brasile. Qualche club ha avuto la fortuna di avere un grande sponsor e si è alzato di livello: è quello che i tifosi si aspettano, è quello che l’Udinese meriterebbe».

Il sorriso di Zico si smorza quando gli viene chiesto un ricordo di Enzo Ferrari, suo allenatore all’Udinese, recentemente scomparso. «Poche settimane prima mi avevano detto che non stava bene di salute, purtroppo la vita è così. Ha lasciato un grande ricordo, anche nei tanti giovani cresciuti nel calcio con lui. Per quanto mi riguarda con lui è stato un anno bellissimo all’Udinese. A Udine ho avuto in lui un grande amico, non solo nel calcio».
Non poteva mancare la domanda su Carlo Ancelotti nuovo ct Brasile: «È una soddisfazione molto grande per il Brasile. Tutti speriamo che raggiunga con la nostra nazionale i successi che ha avuto nei vari club. È abituato ad allenare giocatori brasiliani, ha giocato con i brasiliani: tutti adesso si aspettano di vincere con lui».
Infine i saluti, rigorosamente in friulano: «Alè Udin, si viodìn. Un tajut di vin».
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