Vecchie glorie bianconere, emozioni e ricordi

A Corno di Rosazzo si onora chi non c’è più, ma in campo i giornalisti fanno paura con Pontoni e Lauber
CORNO DI ROSAZZO. Emozioni e ricordi, più che spettacolo in campo, ma in fondo è andata benissimo così. Perché ieri a Corno la partita amichevole tra le Vecchie glorie dell'Udinese e la squadra dell'ordine dei Giornalisti Fvg era davvero di secondaria importanza rispetto alle motivazioni per cui ci si è ritrovati. C’era infatti da onorare il ricordo di Carlo De Barnardi, Franco Casarsa, Marino Bracchi e del dotto Fausto Bellato, tutti compagni di viaggio, con ruoli diversi, di quell’Udinese che Massimo Giacomini guidò alla doppia promozione tra il 1977 e il 1979. E di quella memorabile impresa che contribuì a scaldare i cuori dei friulani, duramente messi alla prova dalla ricostruzione dopo il terremoto, ieri se ne sono visti di protagonisti. Pasquale Fanesi ha pensato a radunarli, mentre alle parole più sentite ci ha pensato Massimo Giacomini, che col microfono ha parlato a cuore aperto, rivolgendosi anche ai parenti degli estinti, al fratello dell’ex attaccante bianconero, Gianfranco De Bernardi e alla signora Bruna, la moglie del mitico massaggiatore Franco Casarsa. Parole e commozione sentite e dovute, tra gli applausi dei presenti, ai quali si sono uniti anche il sindaco di Corno Daniele Moschion e il nuovo presidente dell'Ussi regionale Umberto Sarcinelli. Poi, dopo il raccoglimento, c’è stato spazio per la partita, giocata su due tempi ridotti, perché l’età cominciata essere interessante anche per le “vecchie glorie”, con i ringraziamenti della rinnovata squadra dell’ordine giornalisti, alla sua nuova avventura dopo un paio d’anni in naftalina. A sorpresa, sono stati proprio i giornalisti a portarsi in vantaggio, con l’abile inserimento centrale di Pontoni su perfetto lancio delle retrovie. Lauber ha poi raddoppiato di testa, infilando Della Corna su azione di calcio d’angolo e proprio quando sembrava fatta, ecco la rimonta degli irriducibili bianconeri, agevolata da due errori difensivi. Cudin, prima e Leonarduzzi poi, con tocco morbido su punizione di seconda in area, hanno riacciuffato il risultato nel giro di un paio di minuti. Pari e patta quindi, con le geometrie vintage di Leonarduzzi e Bencina a far ricordare che il tempo passa, ma i ricordi restano.
(s.m.)


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