Valente: «Occhio alla Samb ma è l’anno giusto per la B»

Una mina vagante. Nicola Valente definisce così la Sambenedettese. Il doppio ex della sfida di domenica del Bottecchia invita il Pordenone a stare molto attento: nella partita secca i rossoblù possono dire la loro, anche alla luce di una ritrovata solidità difensiva. L’esterno offensivo, classe 1991, in forza alla Carrarese di Silvio Baldini, Tavano e Maccarone nel gruppo A di serie C, legge la gara delle sue due “vecchie” formazioni, in cui ha militato rispettivamente nel 2015-2016 e nel 2017-2018. Ma non si limita solo a questo, sostenendo che i ramarri «sono pronti a salire in serie B: hanno la consapevolezza delle loro forze sotto tutti i punti di vista».
Valente, pronostico secco?
«Non mi sbilancio sul risultato. Sono convinto uscirà un bel match, in quanto la Samb è carica e cercherà di spingere per salire la classifica: in 90’ può dare fastidio a qualunque rivale in categoria. Non subisce gol da poco più di 300’ e in questo è stato d’aiuto anche Miceli, con cui ho giocato assieme l’anno scorso: un grande difensore, che ha dato solidità».
Quale un altro calciatore da temere, a suo avviso?
«Alessio Di Massimo: attaccante, entra spesso nel secondo tempo, è veloce, è una carta che può cambiare la partita. Il Pordenone deve rimanere concentrato sulla Samb e non pensare alla partita con la Triestina: sono sicuro che lo farà, la sua mentalità è vincente e l’ha dimostrato».
Allora è l’anno giusto per il grande salto?
«Per me sì e lo sta dimostrando. Da quando ho vestito il neroverde la società ha fatto grandi passi in avanti così come la squadra, che può puntare su giocatori forti e persone di spessore. La piazza è una delle più attrezzate per la categoria: li sto seguendo molto, credo che tutti siano arrivati a raccogliere i frutti di quanto seminato».
Valente è cresciuto, da quella stagione?
«A Pordenone era la mia esperienza in serie C: fu un’annata stupenda con un gruppo meraviglioso e ben allenato. Allora il Cittadella era più maturo rispetto a noi e salì in B meritatamente. Io sì, penso di aver fatto dei passi in avanti e ne sto facendo tuttora qui, a Carrara».
Con mister Baldini è dura: doppio allenamento quasi tutti i giorni della settimana…
«Ma lui è un maestro di calcio: si migliora con i suoi insegnamenti e con i compagni con cui ho la fortuna di allenarmi. Non è da poco confrontarsi con attaccanti come Maccarone e Tavano».
Anche lei è pronto per la B?
«Cerco il salto di qualità e ci credo: l’anno scorso l’ho sfiorato, arrivando vicino alla Salernitana. Ma ho un altro anno di contratto con la Carrarese».
E se arrivasse una chiamata da Pordenone dai Cadetti?
«Per adesso sono un calciatore gialloblù. Ma di sicuro mi farebbe grande piacere...». —
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