Ultrà scarcerato con obbligo di firma
Francesco Russo, il 26enne tifoso del Napoli arrestato domenica per resistenza a pubblico ufficiale e utilizzo pericoloso di oggetti atti a offendere (una cintura), a seguito degli scontri all’esterno...

L'intervento della polizia prima dell'incontro di calcio tra Udinese e Napoli allo stadio Friuli di Udine, 26 novembre 2017. ANSA/ ALBERTO LANCIA
Francesco Russo, il 26enne tifoso del Napoli arrestato domenica per resistenza a pubblico ufficiale e utilizzo pericoloso di oggetti atti a offendere (una cintura), a seguito degli scontri all’esterno del Friuli, è stato scarcerato. Condividendo la linea della difesa, il giudice Paolo Alessio Vernì ha accolto solo in parte le richieste del pm, che aveva proposto l’applicazione dell’obbligo di firma quotidiano alla Polizia giudiziaria, limitando la misura alla sola giornata di domenica, e per l’esattezza alle 14.30, cioè a pochi minuti dal fischio d’inizio delle partite di campionato. La misura raddoppia in tal modo i controlli decisi nei confronti del giovane, incensurato e con un lavoro regolare, visto che il questore Claudio Cracovia gli ha intanto inflitto il Daspo per la durata di quattro anni. Accompagnato in tribunale per la direttissima, l’ultrà si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha concesso alla difesa il termine del 9 gennaio, quando l’avvocato Emilio Coppola, del foro di Napoli, sembra orientato a chiedere il rito abbreviato. «Contiamo – ha detto – di portare elementi significativi per l’assoluzione, quantomeno in relazione alla resistenza».
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