Udinese, Success si è rifiutato di entrare in campo? La versione del club: non si sentiva bene

Il nigeriano era stato scelto per sostituire nel finale Thauvin. Dopo la sua indisponibilità Cioffi ha deciso di inserire Brenner

Massimo Meroi
Nessun rifiuto ad entrare negli ultimi minuti contro il Monza, da parte di Success, ha fatto filtrare l’Udinese
Nessun rifiuto ad entrare negli ultimi minuti contro il Monza, da parte di Success, ha fatto filtrare l’Udinese

UDINE. Mancano 5’ al 90º di Udinese-Monza e vicino alla bandierina sotto la Curva Nord deserta, si stanno scaldando ancora cinque giocatori dell’Udinese.

Anzi, quattro, perché uno, Isaac Success, è appoggiato alla balaustra. Un componente dello staff tecnico di Cioffi lo raggiunge: dopo un breve conciliabolo tra i due, il calciatore scuote leggermente la testa.

Dal linguaggio del corpo impossibile non pensare male: l’impressione è quella di un rifiuto a entrare in campo. Al collaboratore non serve arrivare fino alla panchina per dire al tecnico cosa è successo, Cioffi ha già richiamato Brenner, uno degli altri quattro che si stava regolarmente scaldando e lo inserisce al posto dello stanchissimo Thauvin.

La partita finisce 0-0 e nel post gara l’unica dichiarazione dell’allenatore bianconero è: «Non era questa la partita per Success». Una mezza verità perché la prima intenzione del tecnico era quella di piazzare lui al fianco di Lucca negli ultimi sette minuti (recupero compreso) di partita.

VERSIONE 1

Il giorno dopo l’episodio non può essere archiviato. Inevitabile tornarci su anche per fare un po’ di chiarezza. Qualche tifoso seduto in tribuna laterale nord a pochi metri da Success assicura che il giocatore si sarebbe rifiutato di entrare in campo rispondendo anche in maniera sgarbata a chi gli chiedeva di entrare.

Se così fosse, si tratterebbe di una grave mancanza di rispetto nei confronti non solo del tecnico, ma anche dei compagni di squadra. E in quel caso, inevitabilmente dovrebbe scattare una multa.

VERSIONE 2
I panni sporchi bisogna lavarli in casa, ma quando un episodio avviene davanti agli occhi di tutti è anche difficile far finta di niente.

Dall’Udinese – domenica 4 – è trapelata una versione differente sull’accaduto. Success, che non gioca da Firenze, non si sarebbe rifiutato di entrare in campo ma avrebbe detto di non sentirsi bene, tanto da aver interrotto in almeno in un paio di momenti il riscaldamento (e infatti era appoggiato alla balaustra).

CAMBI E NUMERI

Non resta che prendere atto della versione data dal club. Resta comunque un dato evidente rimarcato anche da Cioffi nel post partita: «Mi aspettavo qualcosa di più dai cambi», ha sottolineato l’allenatore bianconero.

Ehizibue, Kamara e Samardzic non hanno portato quel contributo di energia e di qualità tecniche che ci si aspettava. Male perché – e l’Udinese della prima parte dello scorso anno ne era una grande dimostrazione – nel calcio di oggi con le cinque sostituzioni le partite si decidono nel finale e a farlo sono i giocatori che entrano dalla panchina.

Su Success e quello che può dare all’Udinese, questo giornale si è espresso in maniera abbastanza chiara. Non va bene l’approccio che ha quando entra a gara in corso, con lui la squadra gioca in dieci.

Ci sono poi le statistiche a parlare in maniera inequivocabile: dopo i 7 gol messi a segno a Granada nel biennio 2014-2016, al Watford ha firmato 3 reti in 5 stagioni, 0 nella breve parentesi al Malaga.

A Udine in 68 gare i bersagli sono stati tre. Numeri da sonante bocciatura per uno che di mestiere fa l’attaccante.

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