Udinese, l’unica consolazione è sugli spalti: stavolta lo stadio Friuli ha tifato per la Zebretta

La squadra di Sottil ha avuto sin dal pre-partita la maggioranza del pubblico a favore

Simone Narduzzi
I tifosi non hanno fatto mancare il loro sostegno all'Udinese © Foto Petrussi
I tifosi non hanno fatto mancare il loro sostegno all'Udinese © Foto Petrussi

UDINE. La bomboniera del Friuli si schiude nella serata del match fra Udinese e Juventus, evento che domenica 20 agosto ha dato inizio alla nuova stagione dei bianconeri, di casa in primis. Ad annunciarlo il pubblico già presente ai Rizzi nel pre-partita, un tifo vestito a festa, pronto a ricominciare. Il primo coro, alle 20 in punto: Silvestri entra in campo, la Curva risponde.

Gli altri spalti, nel frattempo, vanno con rapidità a riempirsi. Più gente, sempre più gente. Sventolano i bandieroni mentre la squadra di Sottil fa il suo ingresso, al completo.

C'è anche Samardzic, protagonista dell'affaire di mercato più appassionante e discusso dell'estate: le telecamere indugiano su di lui, giusto un paio di volte. «1896» scandisce il “Poma” dagli altoparlanti, chiarendo la paternità di quella fantasia cromatica dilagante in tutto l'impianto.

Pioggia di fischi, dunque, all'apparizione dell'undici Juve: saranno in tanti, i tifosi della Vecchia signora, eppure non costituiscono la maggioranza del pubblico pagante. Non questa volta.

Così, quando i supporter ospiti fanno capolino dal settore ospiti, ecco la pronta risposta dei padroni di casa: «Udine!» l'urlo seguito da una serie di epiteti non ripetibili su queste pagine. Sempre il “Poma”: ricorda Tonino Zorzi, applausi commossi, dagli amanti del basket e non solo.

C'è il minuto di silenzio, doveroso, in onore di Carletto Mazzone, poi il fischio d'inizio quando ormai non manca più nessuno: 25.132 gli spettatori, è sold-out. Con buona pace di Paola e Chiara, in concerto all'Arena di Lignano proprio nel momento in cui l'arbitro Rapuano apre, col suo fischio, la contesa.

Ma si canta anche al Friuli. E si urla, o ci si dispera, subito, con Chiesa, che al 2', fa già 0-1. Non si abbatte, la Nord: mantiene alto il volume, frequente il battito delle mani, a ritmo coi motivetti impartiti dai capi ultrà. Ma niente, le mani ce le mette anche Ebosele, rigore Juve, sotto la Sud.

Dal lato opposto del campo, qualcuno ipotizza già la disfatta, evocando il risultato ottenuto poche ore prima dal Genoa contro la Fiorentina. La profezia ligure, sullo 0-3, finisce per concretizzarsi. Il clima allora si scalda.

Nei Distinti, un sostenitore ospite particolarmente acceso viene accompagnato dagli steward all'uscita. O in un settore in cui il suo eccessivo entusiasmo non gli costi un finale di serata spiacevole.

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