Udinese, incontro tra Gino Pozzo e Fabio Cannavaro: decisione rimandata a fine settimana
Tra le alternative per la panchina bianconera resta in quota Baroni, accanto a Dionisi e Zanetti spunta Vivarini

UDINE. Fumo di Londra. Rigorosamente grigio scuro, come quello che esce dal comignolo della Cappella Sistina quando il Conclave comunica che la scelta del nuovo Papa è stata rimandata. Nel caso dell’Udinese si tratta della nomina dell’allenatore per la prossima stagione che Gino Pozzo avrebbe potuto effettuare già lunedì 3 giugno se avesse raggiunto un accordo con Fabio Cannavaro, il tecnico che ha portato a termine l’ultima missione salvezza a colloquio con l’architetto bianconero assieme a suo procuratore, Federico Pastorello.
I due, come avevamo spiegato già negli scorsi giorni, avevano avuto un contatto già a metà della scorsa settimana, quando avevano stabilito di comune accordo di valutare se c’erano i presupposti per proseguire il rapporto dopo le ultime cinque giornate (più i 19 minuti della prosecuzione della gara con la Roma) dello scorso campione in cambio di un “gettone” da 100 mila euro.
Da parte del tecnico due nodi, la struttura della squadra, da irrobustire in alcuni reparti per evitare un’altra stagione di sofferenza, e l’ingaggio che avrebbe dovuto toccare almeno i 7-800 mila euro. Sul fronte societario, invece, dopo l’ottima impressione che il tecnico ha fornito nel mese e mezzo (scarso) in Friuli, le valutazioni sul canovaccio tattico che Cannavaro vorrebbe utilizzare in futuro e per il quale si aspetta degli interpreti all’altezza. Insomma, c’è anche il “dogma” del 3-5-2, il modulo storico dell’Udinese, al centro delle riflessioni che proseguiranno fino al fine settimana.
La montagna ha partorito un topolino, infatti: nel gioco delle percentuali siamo ancora al 50%. Niente stretta di mano e firma tra le parti. Anzi, la possibilità di guardarsi attorno. In questo senso vale la pena segnalare soprattutto le mosse della società in tema di alternative a Cannavaro, nel caso nel week-end non si arrivasse alla fumata bianca col Pallone d’oro del 2006.
L’ex Sassuolo Alessio Dionisi è in ballottaggio a Verona con Massimo Donati, reduce dall’esperienza con il Legnago, per il posto lasciato libero da Marco Baroni che è ancora un nome sottolineato nella lista bianconera.
Lo vuole soprattutto il Cagliari, ma potrebbe pensarci anche il Monza per il dopo Palladino, Monza che segue anche Alessandro Nesta dopo l’esperienza alla guida della Reggiana. Di sicuro avrà degli incontri nelle prossime ore a Milano, dove pure l’Udinese avrà in azione i propri emissari.
Oltre a questi due nomi, da segnalare che accanto all’ex Empoli Paolo Zanetti è spuntato anche Vincenzo Vivarini che tuttavia è legato da un altro anno di contratto al Catanzaro, pilotato in questa stagione nei quartieri nobili della B, dopo la promozione dello scorso anno.
Ma radiomercato non esclude anche una candidatura straniera per l’Udinese nell’eventualità tramontasse l’ipotesi del rinnovo con Cannavaro. In questo caso Gino Pozzo avrebbe solo l’imbarazzo della scelta, in tema di nazionalità, come ha fatto vedere in passato soprattutto con il Watford.
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