I tifosi dell’Udinese all’allenamento a porte aperte: «Dopo la cessione di Lucca serve un bomber»
Circa 250 sostenitori bianconeri al centro sportivo Bruseschi per stare vicini alla squadra: «Un affarone venderlo al Napoli a quella cifra, ma ora aspettiamo un acquisto»

Un nuvolone grigio sorvola il “Dino Bruseschi”, ma presto la minaccia di pioggia si tramuta nella certezza che il 17 luglio sarà un altro giovedì bollente e non per via del mercato. Il primo allenamento a porte aperte della stagione 2025/26 dell’Udinese si è svolto senza incidenti nonostante il sole cocente di luglio e i circa 250 presenti, contenti sì di rivedere i propri beniamini, ma ansiosi di capire quale sarà la punta di diamante della squadra di Kosta Runjaic.
Dopo la cessione di Lorenzo Lucca al Napoli, infatti, è partita la caccia al suo successore e anche tra i sostenitori presenti alla seduta questo è stato il tema più dibattuto. L’impressione è che la scelta della società sia stata accolta bene e non solo per via della componente economica.
«Lucca non mi piaceva molto – conferma Stefano Braidis – avrà fatto 12 gol, ma ne ha mangiati altrettanti. Sicuramente ora però serve un sostituto». «Lucca via? Scontato», secondo Umberto Riva.

Che aggiunge: «Per quei soldi è un ottimo affare e so sono convinto che abbiamo visto il suo meglio: a Napoli non andrà in doppia cifra».
Nessuno degli intervistati avrebbe infatti posto il veto all’operazione per far restare in Friuli il numero 17, ma tra tutti cresce l’impazienza di sapere chi ne farà le veci, non tanto nell’amichevole di oggi contro l’NK Opatija, quanto nella prossima stagione.
Anche perché, mentre il giovanissimo Abdoulaye Camara, annunciato giovedì, era già in campo, Florian Thauvin e Keinan Davis hanno lavorato a parte assieme a Nicola Bertola, rendendo il reparto offensivo ancor più scoperto, complice l’assenza del desaparecido Alexis Sanchez. «Riportarlo a Udine è stata la scelta giusta – continua brevemente Riva – perché all’Inter aveva comunque fatto il suo e saltato poche gare per infortunio. Ora però è inevitabile che le strade si separino, ci vedo colpe di tutto l’ambiente».
«Molto bene il prezzo – gli fa eco Gabriele Puntel tornando a Lucca, che però aggiunge ciò che pensano un po’ tutti –. Ora però serve qualcuno che possa garantire minutaggio e gol».
Il clima attorno al rettangolo verde, mentre i giocatori concludevano il lavoro atletico e passavano a una partitella a tema, incentrata su possesso e riaggressione, era piuttosto sereno, ma la convinzione che dopo aver fatto cassa sia necessario puntellare la rosa è ferma. «Bisogna andare sul mercato – è convinto Michele Pasini – Non possiamo puntare su Davis, visti i precedenti, anche se come ricambio va bene. Mi aspetto si cerchi un profilo affidabile, da almeno 10 gol e magari italiano. Un esempio? Quello che ha fatto il Cagliari con Roberto Piccoli: lo ha preso, lo ha aspettato e ora se lo è riscattato». Tra i nomi accostati sinora alla Zebretta ben pochi hanno convinto i tifosi. «Josh Sargent era quello che mi sarebbe piaciuto di più – ci racconta Mattia Brunetta – ma non se ne parla nemmeno più».
C’è chi guarderebbe altrove. «Io prenderei un giocatore valido dalla B – chiude Braidis – secondo me ce ne sono. Pizarro e Iker Bravo? Sono giovani e non danno certezze». Insomma, tante aspettative ed idee, un’unica certezza: a questa squadra serve un goleador.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto