L’Udinese ha fiducia in Zaniolo: l’ex talento del calcio italiano può rinascere in Friuli

A 26 anni non ha mantenuto le promesse, ma non è tardi per rilanciarsi: in bianconero può trovare tutte le condizioni per esprimersi al meglio

Massimo Meroi
Zaniolo ha giocato cinque stagioni alla Roma, poi con Atalanta e Fiorentina nel ’24-’25
Zaniolo ha giocato cinque stagioni alla Roma, poi con Atalanta e Fiorentina nel ’24-’25

Nicolò Zaniolo è l’ultimo calciatore ad aver fatto vincere una coppa europea a un club italiano. Era il 26 maggio del 2022 e a Tirana la Roma, battendo per 1-0 il Feyenoord, conquistò la Conference League. Sembrava l’inizio di una rinascita calcistica che in realtà non c’è stata.

Il nuovo numero 10 dell’Udinese è stato considerato, assieme a Federico Chiesa, uno degli ultimi predestinati del nostro calcio, ma entrambi, un po’ per gli infortuni al ginocchio (due per Zaniolo e uno per l’attuale attaccante del Liverpool) e un po’ per problemi caratteriali, non è stato così. A 26 anni, però, non è ancora troppo tardi e Udine e l’Udinese possono essere davvero la piazza e il club ideali per un rilancio in grande stile. L’importante e non crearsi degli alibi e pensare solo al pallone.

Infortuni ed errori

L’hanno paragonato in maniera ingenerosa a Balotelli, lui sì un vero bad boy del calcio italiano. Certo, quando nel 2018 l’Inter lo cede alla Roma come parziale contropartita nell’affare Nainggolan, in tanti si erano chiesti come mai un tecnico che vede lontano come Spalletti non si fosse opposto alla sua cessione. Visto poi cosa il belga ha combinato (di poco) a Milano va detto che l’affare comunque, se non altro in virtù di quel gol segnato a Tirana, l’ha fatto la Roma. Tredici gol in 94 partite di Serie A con la Lupa non sono un bilancio lusinghiero, ma bisogna comunque considerare i due infortuni al ginocchio: il primo il 12 gennaio del 2020 durante la gara con la Juventus.

Tornato in campo dopo sei mesi (la stagione complice il Covid finì a luglio) a settembre con la Nazionale ecco il nuovo crak al ginocchio che lo costringe a fermarsi per un anno intero. La vittoria della Conference League è il momento più alto nella capitale, poi frizioni, anche per causa sua, con l’ambiente lo portano a cambiare aria.

Estero e ritorno

È finito in Turchia al Galatasaray, la società che ne detiene ancora il cartellino, ha fatto tappa per un campionato all’Aston Villa (25 presenze e 2 reti) e la scorsa stagione è passato prima per Bergamo (14 presenze e 2 gol) e poi per Firenze (9 gettoni 0 reti). In tanti si sono chiesti: se non è riuscito a tirarlo a lucido Gasperini, uno che i talenti li ha fatti rendere al meglio, vuol dire che non ci riuscirà nessuno. Può essere, ma Udine è una piazza che come nessuna ha saputo rilanciare calciatori. Qualche nome? Da Causio a De Paul passando per Amoroso.

Nazionale

Con la maglia azzurra ha messo assieme 19 presenze e due gol entrambi con l’Armenia nel 9-1 del 18 novembre 2019 a Palermo con ct Mancini. L’ultima presenza risale alla tourneé in America il 24 marzo del 2024 con il Venezuela (ct Spalletti), non preistoria.

Nella testa di Zaniolo l’Italia è un obiettivo, ma lui stesso nelle prime parole dette da calciatore dell’Udinese ha ammesso che tutto passa attraverso il rendimento nel club. Al Friuli ha segnato un gol da avversario il 30 ottobre 2019 nel 4-0 per la Roma che costò la panchina a Tudor. Ne serviranno molti di più per convincere Gattuso.

La concorrenza nel ruolo è forte: Politano, Zaccagni, Maldini. Eppure se Zaniolo facesse il Zaniolo sarebbe superiore a tutti. Del resto parliamo di uno che prima del battesimo in Serie A ricevette quello in Champions League al Bernabeu contro il Real Madrid. E allora diamo fiducia e confidiamo nell’aria di Udine da sempre buona per i calciatori.

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