Udinese debutto col Verona, obiettivo: vincere per partire bene
Mister Runjaic suona la carica all’Udinese, lunedì arriva il Verona: «Un buon inizio fa bene alla stagione. Kristensen? Sta bene al centro»

«Un buon inizio fa bene alla stagione», sostiene Kosta Runjaic scrutando il calendario della Serie A che per l’Udinese comincia lunedì col Verona, ospite ai Rizzi alle 18.30, e che non è certo quello di Frate Indovino, anche se a sentir parlare il tecnico tedesco, così prodigo di spunti di riflessione e lapalissiane pillole di saggezza, manca solo la “ricetta” del giorno per orientare il tifoso bianconero alla Serie A che verrà.
«Vogliamo iniziare col piede giusto, sappiamo che un buon inizio fa bene alla stagione e che lo scorso anno abbiamo cominciato bene, ma bisogna anche avere un po’ di fortuna».
Salomonico Runjaic, deciso a illustrare il cammino fin dalla prima contro quel Verona a cui l’Udinese non riuscì a segnare nell’ultimo campionato. «Vero, ma neanche il Napoli fece gol al Verona, il che la dice lunga sull’avversario – replica l’allenatore –. Il Verona avrà cambiato anche molti giocatori, ma non la sua mentalità e il suo modo di giocare, col pallone mandato in avanti velocemente e la sua aggressività. Puntano molto sui duelli, hanno giocatori veloci e per questo dobbiamo stare attenti e muoverci di più senza palla, perché si difendono bassi».
Fin qui la stretta attualità, condita anche dalla fiducia nella società che a una settimana dalla fine del mercato non gli ha ancora completato la rosa, specie nel reparto offensivo in cui il tecnico ha chiesto precisi rinforzi.
«Preoccupato? No, non lo sono. Abbiamo Bravo, Bayo e Davis che sanno cosa fare e puntiamo su di loro anche se non è un segreto che cerchiamo altri attaccanti. Lo ha detto anche Gianluca Nani qual è il nostro obiettivo, e magari qualche altro ha già firmato. Vedremo chi arriverà e speriamo di essere con la rosa completa». Mister Kosta fa accenno a una firma già apposta che dovrebbe essere proprio quella del “suo” Adam Buksa, il 29enne attaccante polacco espressamente richiesto a Gino Pozzo non appena Lorenzo Lucca ha fatto le valige per Napoli.
Anche Simone Pafundi, Brenner e Alexis Sanchez hanno fatto le valige e la domanda a riguardo arriva infatti puntuale, soprattutto per capire cosa non abbia funzionato con loro.
«Le decisioni le prendiamo insieme ai giocatori – risponde Runjaic – e per Pafundi penso che abbiamo trovato una bella squadra come la Sampdoria in cui Simone potrà migliorare. Quando c’è troppa concorrenza bisogna avere un piano B e per un giovane è importante giocare per crescere.
Su Sanchez non devo dire molto, avevamo altre aspettative sul suo percorso e lui vuole giocare di più ma non possiamo garantirglielo. C’è ancora qualche giorno per trovare una soluzione per lui, mentre Brenner ha espresso la volontà di lasciare la società e io non voglio trattenere qui giocatori che non sono soddisfatti, ma avere dei giocatori che stimolano e danno tutto per dare energia e creare una concorrenza sana al gruppo».
Poi, ecco cosa riserva il futuro per Piotrowski («è già pronto e molto esperto, ma con tutto il rispetto per la Bulgaria, in Italia dovrà dare tutto in ogni partita«) e Miller: «Non so quanto tempo ci vorrà per integrarlo, ognuno ha il suo ritmo, ma è certo che ha una grande qualità. Tuttavia, la qualità è una cosa e la mentalità e l’adattamento alla squadra è un’altra, anche se sta già dimostrando di capire cosa vogliamo da lui».
Infine, ecco l’ammissione su Kristensen, individuato come erede di Bijol: «Con lui abbiamo trovato una buona soluzione per sostituire Bijol. Lo abbiamo provato a tre e si è sentito bene, anche se non è che rimarrà per forza in quel ruolo in cui c’è anche Kabasele. Kristensen può giocare a destra o sinistra, ma se funziona al centro non vorremmo cambiare così tanto».
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