Ciclismo, l’oro di Chantal: Pegolo è campionessa del mondo juniores nell’Eliminazione
L’atleta pordenonese, classe 2007,si è imposta nella specialità su pista ai mondiali di Apeldoorn, in Olanda

Chantal Pegolo è, da anni, una delle cicliste di riferimento del movimento giovanile friulano. L’atleta di Pasiano di Pordenone, classe 2007, ha all’attivo titoli italiani su strada, nel 2023, e diversi titoli italiani e continentali su pista.
Da qualche ora, il curriculum della giovane pasianese, che corre con l’Us Conscio, si è arricchito di un’altra, splendida affermazione: la medaglia d’oro nella prova di Eliminazione, ai Mondiali su pista juniores, che si stanno disputando a Apeldoorn, in Olanda.
Nel velodromo orange, la Pegolo ha dominato la prova regolando, nella volata decisiva, la danese Cramer. Terza l’ucraina Ushakova.
Tra le varie specialità della pista, la prova di eliminazione richiede attenzione e sagacia tattica: occorre correre sulla pista e, a ogni giro, evitare di tagliare il traguardo all’ultimo posto, pena l’estromissione dalla corsa.
Nella fase conclusiva della prova di Apeldoorn, quando erano rimaste solo dieci atlete sulla pista, Pegolo è salita di colpi, tenendo sempre con costanza le prime posizioni. Nell’ultima volata, la pasianese ha saputo piazzare la zampata giusta per andare a prendersi una medaglia d’oro meritata. Quella olandese è una spedizione iridata che sta dando grandi soddisfazioni alla Nazionale Italiana. In primis perché il quartetto dell’inseguimento a squadre si è laureato campione del mondo per la quarta volta consecutiva.
Se nel 2024, in Cina, il protagonista assoluto era stato il fiumicellese Davide Stella, uno dei componenti del quartetto d’oro e poi anche capace di vincere l’oro nell’eliminazione e l’argento nello scratch, quest’anno ad Apeldoorn i quattro bolidi azzurri sono stati Riccardo Colombo, Francesco Cornacchini, Alessio Magagnotti e Francesco Matteoli, con Federico Saccani ottimo quinto uomo. In finale, gli azzurrini hanno superato la Gran Bretagna con il tempo di 3’54”562; terza la Germania.
L’Italia ha portato a casa anche l’argento dell’inseguimento femminile: Linda Sanarini, Matilde Rossignoli, Elisa Bianchi ed Erja Giulia Bianchi si sono arrese in finale alla Gran Bretagna, che ha stabilito il nuovo record del mondo di categoria in 4’20”263.
Per concludere in bellezza le prime due giornate di gare ad Apeldoorn, è arrivato anche il bronzo nello scratch per Jacopo Vebdramin, terzo alle spalle del francese Marcoux, oro, e del tedesco Mauss, argento.
«La scuola italiana funziona - le parole del presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni - La continuità di questi risultati è la migliore risposta a chi afferma che manca la base: i fatti dicono il contrario». Ha ragione, e quella friulana ancor di più, si pensi ai successi mondiali di Jonathan Milan. Che sta trovando pian piano i suoi eredi
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