L’Udinese vuole correre: dopo l’impresa con l’Inter prende la vitamina Z
Runjaic ha steso i nerazzurri preparandosi ad accogliere i nuovi arrivati Zaniolo e Zanoli. Il 10 giostrerà come ha fatto Bayo a sostegno di Davis, l'esterno pungolerà Ehizibue

Diavolo d’un Runjaic. Ha fatto l’impresa e si è già portato avanti con i compiti pensando al mercato, all’innesto di Zaniolo e Zanoli, annunciati lunedì 1 settembre dall’Udinese nell’ultimo giorno riservato alle trattative e ai tesseramenti. E ai saluti, come quello di Sanchez, il vecchio Niño Maravilla finito al Siviglia per liberare “spazio salariale”.
Diavolo d’un Runjaic. Parlando di un allenatore che ha appena sconfitto l’Inter a San Siro si può dire, tirando in ballo la rivalità stracittadina a Milano, dove ieri i tifosi rossoneri si sono svegliati guardando con un mezzo sorriso alle disgrazie altrui. Si può dire però anche riferendosi a una preparazione della partita diabolica che ha disorientato l’Inter che, passata in vantaggio, ha perso un po’ di vista l’elasticità dell’Udinese, capace di ripartire a molla per ribaltare il risultato.

Qualcuno dirà che la sveglia l’ha data quel rigore concesso dall’arbitro Marchetti dopo una revisione Var e per questo fischiato sonoramente dal Meazza che è caduto in preda al vittimismo – alimentato dalle continue proteste di Lautaro e Barella, in particolare –, sorvolando su un secondo netto penalty ignorato dal fischietto di Ostia nella ripresa, quando l’esordiente Buska, strattonato per la maglia, è stato praticamente “denudato” nell’area dell’Inter.
A quel punto, tuttavia, Davis aveva già cucinato per bene la difesa nerazzurra. L’inglese ha ripetuto a San Siro la prestazione dello scorso anno a Bergamo, contro l’Atalanta. E per metterlo in grado di ripetersi mister Kosta gli ha messo accanto un giocatore di corsa, generoso come Bayo che ha soffiato il posto a Bravo. In questo modo Davis ha potuto fare da sponda per i compagni (il gol vittoria di Atta è nato così), ma è riuscito anche a ripartire palla al piede (gol sfiorato nella ripresa). Non solo: l’esordio dal primo minuto di Piotrowski, al posto di Lovric – panchinato e potenzialmente ancora sul mercato per le squadre turche – ha dato più qualità al centrocampo, visto che il polacco ha dimostrato di avere gamba e generosità, doti necessarie per “sopportare” le impennate di Atta a sostegno dell’attacco.
Adesso il tecnico tedesco potrà pensare alla “vitamina Z”, somministrandola alla squadra vista all’opera a San Siro. Per esempio, è chiaro che Zaniolo, il nuovo 10 bianconero, può agire al posto di Bayo, mentre Zanoli pungolerà finalmente Ehizibue che – sarà un caso – almeno stavolta non ha combinato danni, risultando più attento e disciplinato. Ha dato l’anima ed è stato sostituito nel finale. Il monopolio della fascia destra può considerarsi finito.
Peccato solo che la marea di convocazioni inciderà sul lavoro che avrebbe voluto svolgere mister Kosta durante questa sosta. Un lavoro che riprenderà solo la prossima settimana, dopo i rientri dei nazionali, quando sarà varata l’operazione Pisa.
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