L’Udinese lancia il mayday: la Kosta crociera è fuori rotta

Il crollo contro il Milan trova le sue cause anche nelle scelte inspiegabili di mister Runjaic: dal cambio di modulo a Ehizibue titolare inamovibile e i nuovi tutti in panchina

Pietro Oleotto
Il tecnico bianconero Kosta Runjaic è già sul banco degli imputati
Il tecnico bianconero Kosta Runjaic è già sul banco degli imputati

Premessa: l’Udinese può perdere contro il Milan, soprattutto se la versione è quella proposta da Max Allegri, indiavolato in tribuna – dove era confinato, complice la squalifica – come i suoi giocatori sul rettangolo dei Rizzi. Si può perdere, ma calare le braghe in quel modo, senza praticamente mai tirare in porta e regalando i tre gol fa davvero male. Anche perché il concorso di colpa di Kosta Runjaic stavolta è evidente.

Il tecnico tedesco ha calato sul tavolo della sfida delle scelte incomprensibili che hanno agevolato il blitz rossonero allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium, dove i bianconeri hanno raccolto un solo punto sui 6 disponibili contro Verona e Milan, laddove in trasferta sono ancora a punteggio pieno dopo le vittorie in casa di Inter e Pisa. Vale la pena citare il ruolino di marcia interno proprio per tirare subito in ballo il grande “agevolatore” di imprese altrui, colui che con i propri errori ha regalato il pareggio in rimonta ai veronesi e spianato la strada ai rossoneri sul primo gol: Kingsley Ehizibue.

È una sorta di mistero mariano applicato al calcio. Nessuno lo vuole – l’Udinese ha provato a venderlo durante l’estate in Serie B, ma non ha trovato estimatori – , a trent’anni suonati non può essere considerato un prospetto sul quale investire, tanto più qui, dove la politica societaria guarda al mercato, ma con mister Kosta è il recordman di presenze.

Quando, la scorsa settimana, erano filtrate delle indiscrezioni sul possibile cambio di rotta, ci si chiedeva come Runjaic avrebbe “salvato” il posto a Ehizibue. Detto e fatto. Ecco il 4-4-2 servito col numero 19 terzino destro. Una sciagura. Anche perché cambiando modulo il tecnico tedesco ha rinviato nuovamente l’esordio dal primo minuto di Alessandro Zanoli, arrivato dal Napoli e strappato al Bologna proprio per vedere se basta poco per fare meglio di un olandese che in patria è famoso da anni per aver mandato alle stelle un pallone con i piedi sulla linea della porta avversaria. Basta cercare, il web vi restituirà immagini d’annata. Sarà meglio in difesa? Il Milan ha detto di no. Ma è ultima di una serie di risposte tutte negative.

Zanoli non è stato l’unico giocatore acquistato durante l’estate e “panchinato” per l’occasione dal 4-4-2 di Runjaic. Nessuno dei nuovi è stato inserito nell’undici-anti Diavolo. Né Piotrowski che aveva già fatto il titolare, nè Buksa e Zaniolo che si erano visti nella ripresa di Pisa, nè tanto meno un Miller che sarebbe stato una mossa a sorpresa, né i centrali difensivi di destra Bertola e Goglichidze. La formazione iniziale era l’espressione dell’Udinese della scorsa stagione con Bravo al posto di Thauvin e un altro pretoriano di mister Kosta, Zarraga, nel ruolo di Lovric che sabato era fuori gioco per un problema fisico.

Infine l’ultimo appunto sul modulo richiamava il 4-4-2 visto per la prima volta lo scorso febbraio a Napoli, quando l’Udinese strappò un pareggio. Ma alle spalle degli esterni d’attacco c’erano Kristensen e Kamara, non Ehizibue e Zemura. Gira e rigira spunta dal sacchetto della tombola sempre lo stesso numero. Il 19.

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