Tutti pazzi per le “pantere” di Conegliano: il tributo di Pordenone alle regine del mondo
L’omaggio alle campionesse iridate De Gennaro, Fahr, Giovannini e Omoruyi: il lungo applauso dei fan al loro ingresso in campo, poi il rito di foto e autografi

Giada ha un sogno. Ce lo dice e gli occhi le brillano. «Vorrei scattarmi un selfie con Moki De Gennaro». Indossa la maglietta blu della Sigma di Zoppola e lei, a Conegliano, ci è andata l’anno scorso con la mamma Alessandra a vedere le stelle della Prosecco Doc Imoco. «Giocavano contro la Vero Volley Milano. Quella volta però sono riuscita a farmi fare solo un autografo…», racconta seduta sui gradoni del PalaCrisafulli. Vicino a lei ci sono quattro compagne dell’Under 13 che aspettano l’inizio del match Megabox Vallefoglia-Macerata per il terzo posto al primo torneo Città di Pordenone.
La fotogallery



















Emozionate, felici, in attesa delle prime due campionesse del mondo che scenderanno in campo in maglia bianco verde, Gaia Giovannini e Loveth Omoruyi. Con lei ci sono Francesca, Veronica e Sofia. E poi Emilia, con la mamma 36enne Alessia Villa, un passato da palleggiatrice in serie D con il Pordenone, che dopo 15 anni ha ripreso a giocare a Zoppola in una squadra amatoriale.

La passione che resta, che si trasmette, che si condivide in famiglia. L’amore per un gioco e quell’emozione così forte all’arrivo delle Pantere – impegnate nella finale contro il Panathinaikos dopo la vittoria della Megabox Vallefoglia –, che si fa applauso, coro e occhi che tornano a brillare. «Eccole, eccole» si rincorrono le voci sugli spalti.

Entrano e il PalaCrisafulli si ferma ad applaudirle. È l’abbraccio di un palazzetto e, di una terra, il Friuli, a Monica De Gennaro e Sarah Fahr, tornate dai Mondiali con la medaglia d’oro al collo, e alle altre stelle del Conegliano, a Gabriela Gumaraes -Gabi -, tra le più forti giocatrici al mondo, terza con il suo Brasile in Thailandia, a Isabelle Haak, alla capitana Joanna Wolosz.

Quella passione che cresce nei palazzetti di provincia e davanti alle imprese della Azzurre in tv, e che raddoppia a ogni allenamento, è qui e pulsa forte. «È incredibile pensare di condividere a due passi da loro questa atmosfera del pre partita» dicono le due centrali del Chions Volley Francesca Derugna e Veronica Patti pronte per il campionato in B2.

Poi tutti si alzano per loro. Per le quattro campionesse del mondo, eccole Sarah Fahr, Monica De Gennaro, Gaia Giovannini e Loveth Omoruyi a cui l’assessore Elena Ceolin consegna i fiori con i colori della città. Una città orgogliosa tinta di giallo con Pordenonelegge prima e ora con le maglie della Prosecco Doc Imoco che colorano gli spalti. Le minivolley della società Alta Resa di Pordenone mostrano orgogliose i loro cartelli “Forza Imoco”. Con loro c’è l’allenatrice Barbara Cecchini che ci racconta quanto sia importante l’educazione allo sport e il presidente Marco Crisafulli, figlio del campione di basket Maurizio a cui è stato intitolato il palazzetto, emozionato nel vederlo così pieno, lui che a pallavolo ci gioca da sempre.

Inizia la finale, il pubblico incita, canta i cori per le ragazze, le applaude. Sergio Basso Malvani è coach dell’Under 12 e 13 nella Gsd Favria di San Vito al Tagliamento, società che conta oltre 170 tesserati e un campionato maschile in serie C. «Cerco di insegnare – spiega – innanzitutto lo spirito di gruppo, il non mollare mai in campo e l’aiutarsi in campo e fuori, per essere una vera squadra. E noi un bel gruppo lo siamo, grazie ai genitori coinvolti in questo progetto con i quali cerchiamo di portare le ragazze a vedere le partite, siamo stati più volte a vedere il Conegliano e la Cda Talmassons».

Accanto a lui ci sono mamme e papà, una fila sotto le piccole giocatrici con la maglia della società. C’è Emma la capitana dell’Under 16 con la compagna Giulia e Bianca dell’Under 13. «Il nostro mito? È Moki!» dicono sorridendo. E poi aggiungono: «E anche Isabelle Haak, schiaccia fortissimo».
A ogni punto delle Pantere un boato, a ogni schiacciata l’abbraccio del palazzetto si fa sempre più forte. Tra il pubblico ci sono anche le giocatrici della Libertas di Fiume Veneto. Silvia Mura ha accompagnato la sua Emma che gioca in Under 13. «Gioca a pallavolo da quando aveva sei anni – racconta -, le piace vedere le partite in tv, ai Mondiali si è proprio appassionata, certo anche per noi genitori è un bel impegno ma siamo felici di farlo». Vince Conegliano e i block notes e le magliette di decine di bambine e bambini sono pronti per essere autografati.
«Mamma pronta per la foto» sentiamo dire. È il momento dei selfie, a tu per tu con le stelle della pallavolo. Eccolo l’abbraccio del palazzetto alle campionesse, forte, intenso, colmo di emozione e di gioia. Chissà se Gaia il suo sogno l’ha realizzato. Noi ce lo auguriamo.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto