Alle aquile non spuntano le ali: Gesteco sconfitta in rimonta a Torino

Cividale, senza Freeman, comincia alla grande poi si fa beffare dalla reale Mutua. Ferrari, Redivo e Mastellari reggono prima del crollo: 55 punti presi in 20 minuti

Gabriele Foschiatti
Lucio Redivo ha faticato nella seconda parte del match © Foto Petrussi
Lucio Redivo ha faticato nella seconda parte del match © Foto Petrussi

Esordio stagionale da dimenticare per la Gesteco Cividale. Al Pala Gianni Asti di Torino la squadra friulana è crollata dopo esser stata anche a +20 e ha perso per 83-74 contro i padroni di casa della Reale Mutua.

Stefano Pillastrini si era detto molto preoccupato dalla sfida, ma c’è un abisso tra questi timori – legittimi beninteso, la formazione di Paolo Moretti ha dimostrato di avere cuore – e il crollo verticale occorso tra un primo tempo in totale controllo, chiuso sul 28-43, e una ripresa da 55 punti subiti, con l’attacco in panne nel finale.

Berti e Cesana masticano amaro al Pala Gianni Asti di Torino © Foto Petrussi
Berti e Cesana masticano amaro al Pala Gianni Asti di Torino © Foto Petrussi

La luce si è spenta nel terzo periodo, dominato a rimbalzo (10-1 il parziale) e nel pitturato dai padroni di casa, con Robert Allen improvvisamente immarcabile. Dei 30 punti dello statunitense, 23 sono arrivati dopo l’intervallo lungo. Si è sentita e non poco l’assenza di Deshawn Freeman, rimasto a Cividale per via di un malessere accusato durante l’allenamento di venerdì e che sta facendo gli accertamenti del caso.

Il reparto lunghi senza di lui è troppo scarno e la soluzione con Amici da 4 e Francesco Ferrari da 5 non è bastata a impedire il naufragio dei friulani, perché di questo si è trattato. Doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi per il numero 24, collezionati per lo più però nella prima metà di gara. Sorprendente anche l’uscita dalla partita di Redivo: ultimo canestro in avvio di terzo periodo, poi fuori dalla manovra. Una doccia fredda che potrebbe persino fare bene per ricordare che sarà un campionato durissimo. Venerdì sera al PalaGesteco arriverà la Tezenis Verona, servirà una prestazione molto diversa.

Francesco Ferrari © Foto Petrussi
Francesco Ferrari © Foto Petrussi

Privo di Freeman, coach Pillastrini sceglie Berti con Redivo, Cesana, Marangon e Francesco Ferrari. Cividale parte bene, dominando a rimbalzo e annullando l’attacco avversario. Le scelte del tecnico – Cesana a schermare la regia di Schina, Marangon in missione speciale su Teague e Berti su Allen – pagano. Cividale scappa sull’11-27 con una fiammata Redivo-Mastellari e nel secondo quarto tocca il +20 approfittando di una Torino inefficace in attacco. Poi l’impronosticabile: avvio da 10-2 dei padroni di casa al rientro dall’intervallo lungo, con Allen incontenibile nel pitturato. La Reale Mutua mette la freccia a rimbalzo e ricuce fino al 51-53, resistendo in avvio di quarto periodo quando Cividale tocca il +10 con tre triple consecutive firmate Mastellari-Ferrari (62-72). L’attacco dei friulani si blocca e Tortù, già letale ai friulani in maglia JuVi Cremona, infiamma il Pala Gianni Asti con due triple che valgono addirittura il sorpasso sul 75-74. Rota spara da 8 metri, segno inequivocabile che qualcosa non va, poi un fallo a rimbalzo di Amici con il contropiede già avviato e la rubata dell’ex Apu Bruttini su Mastellari, seguita da tripla in transizione di Severini, mandano ko i friulani.


REALE MUTUA TORINO  –  GESTECO CIVIDALE  83 – 74

4-28, 28-43, 58-63

REALE MUTUA TORINO Severini 6, Teague 13, Massone 15, Allen 30, Tortù 15, Stazzonelli 1, Cusin, Schina 3, Bruttini. Non entrato Zucca. Nessuno uscito per 5 falli. Coach Moretti

UEB GESTECO CIVIDALE Redivo 16, Mastellari 15, Alessandro Ferrari, Rota 3, Marangon 7, Berti, Francesco Ferrari 19, Amici 7, Cesana 5. Non entrati: Brizzi, Devetta. Nessuno uscito per 5 falli. Coach Pillastrini

Arbitri Attard di Priolo Gargallo, Giunta di Ragusa, Coraggio di Roma

Note Torino 19/34 al tiro da due punti, 7/22 da tre e 24/28 ai liberi. Cividale 17/39 al tiro da due punti, 10/25 da tre e 10/13 ai liberi.

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