Udinese ipnotizzata dal Diavolo: al Friuli il Milan segna tre gol passeggiando
Bianconeri travolti dai rossoneri: Runjaic cambia modulo, ma subisce una dura lezione. Il solito errore di Ehizibue spalanca le porte ai rossoneri che poi ne fanno altri due

Il Milan stavolta ne fa solo tre, uno in meno rispetto allo scorso aprile, ma la lezione a un’Udinese povera di soluzioni e incapace di reagire dopo il vantaggio rossonero è stata ugualmente esemplare. Runjaic non ha sorpreso Allegri – piazzato in tribuna stampa per colpa della squalifica e collegato via telefono con il fido Landucci in panchina – fin dal momento della consegna delle liste all’arbitro Doveri.
Con un centrale difensivo di meno rispetto alle prime tre uscite con Verna, Inter e Pisa, il tecnico tedesco ha un 4-4-2 sul rettangolo dei Rizzi, così come era filtrato da un paio di giorni di prove al Bruseschi. Lo scopo era concedere un “abbraccio” a Gimenez, il centravanti milanista, con la coppia Kristensen-Solet e avere più giocatori di gamba per contrastare i cursori del Milan che avrebbero dato pochi di riferimento.

Sull’altro fronte, quello offensivo, la mediana ricordava quella utilizzata per la prima volta lo scorso febbraio a Napoli, con Atta ed Ekkelenkamp sulle ali, ma capaci pure di dare una mano al centro, a turno, alla coppia composta da Karlstrom e Zarraga (lo scorso anno il ruolo era di Lovric).
Un assetto che non ha disorientato gli interpreti “di peso” della difesa rossonera, Tomori, Gabbia e Pavlovic che non ha faticato nè su Davis, né su un attaccante difficilmente inquadrabile – a volte anche per mister Kosta – come Bravo.
Risultato? Milan in controllo della mediana con il suo 3-5-2 imperniato sull’immortale Modric, dove la punta d’appoggio, Pulisic, spesso rincula per permettere l’inserimento a turno di uno dei centrocampisti. Dall’altra parte l’Udinese è estremamente quadrata, dinamica, ma ha poca qualità nelle giocate. Il solo Atta pare avere il genio per costruire dei pericoli e per questo subisce spesso e volentieri le azioni di disturbo dei rossoneri, a volte al limite del fallo, un limite che il signor Doveri alza a proprio piacimento , tanto da provocare le proteste di Atta che a un certo punto si ritrova senza uno scarpino senza udire il “fischiettio” del veterano della sezione di Roma 1. E protesta. Due minuti dopo viene ammonito per un fallo onesto su Rabiot.
Il Milan fa infuriare Allegri che, in ultima fila, come un discolo alle elementari fa un chiasso che avrebbe meritato una nota. Manate sui banchetti che reggono la scena allo Stadio Friuli da quando ancora non era Bluenergy Arena, da Italia 90, e urla strozzate, fino a quando non viene placato da una visione celestiale con il numero 19, in maglia bianconera: Kingsley Ehizibue. Dopo 40 minuti e almeno tre indecisioni tra falli sciocchi, rimesse regalate e rinvii sbilenchi, la “pantera rosa” dell’Udinese decide di spazzare rimettendo in gioco gl avversari che affondano in area per il vantaggio di Pulisic.
Il castello bianconero implode così. Mister Kosta decide di sostituire solo l’enigmatico Bravo con Buksa e di lasciare intatto il corridoio destro, da dove nasce dopo un solo minuto il raddoppio rossonero, su un disimpegno di Karlstrom sciagurato che favorisce il raddoppio di Fofana (su un vantaggio avvenistico concesso da Doveri, c’era un fallo da rigore su Pulisic). I titoli di coda dopo otto minuti con una galoppata di Rabiot che propizia il tris di Saelemaekers. Solo dopo mister Kosta cambia anche Ehizibue, accompagnato in panchina da una bordata di fischi. Entra Zaniolo, con lui anche Zaniolo e Rui Modesto. Nel finale, mentre solo Allegri continuava credere che la partita era ancora aperta continunado a randellare il banchetto in tribuna, dentro anche Miller. Segnali di una nuova alba in casa bianconera?
UDINESE – MILAN 0 – 3
UDINESE (4-4-2) Sava; Ehizibue (14’ st Rui Modesto), Kristensen, Solet, Zemura; Ekkelenkamp (14’ st Zanoli) Karlstrom, Zarraga, Atta (36' st Miller); Iker Bravo (1' st Buksa), Davis (14' st Zaniolo). All. Runjaic.
MILAN (3-5-2) Terracciano; Tomori, Gabbia, Pavlovic (22' st De Winter); Saelemaekers, Fofana (22' st Ricci), Modric (36' st Athekame), Rabiot, Estupinan; Pulisic (17' st Loftus-Cheeck), Gimenez (17' st Nkunku). All. Landucci.
Arbitro Doveri di Roma.
Marcatori Al 39' Pulisic; nella ripresa, al 1' Fofana, all’8' Pulisic.
Note Ammoniti: Zemura e Atta per gioco falloso. Angoli 1-4. Recupero 2' e 3'. Spettatori 24.201 (9.853 abbonati) per un incasso di 1.036.069 euro (120.981 quota abbonati).
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