Judo, Bronzin si ferma in semifinale: in Ungheria chiude al quinto posto
La portacolori del Dlf Yama Arashi Udine ha sfiorato il podio nei 48 kg, risultato che fa il paio con quello ottenuto due settimane fa nella tappa dell’IJF Cadets World Tour in Slovenia, a Kranjska Gora

Quinto posto a Gyor per Alice Bronzin, come i combattimenti disputati in Ungheria nella Millennium Team Cadet European Cup dalla portacolori del Dlf Yama Arashi Udine per un quinto posto nei 48 kg che fa il paio con quello ottenuto due settimane fa nella tappa dell’IJF Cadets World Tour in Slovenia, a Kranjska Gora.
Quattro incontri in Slovenia, cinque in Ungheria, ma a rendere simili i due percorsi sono le sconfitte. In entrambi i casi, infatti, Alice Bronzin è stata fermata in semifinale. Come se giungere ad un passo dall’obiettivo la rendesse meno efficace, o comunque meno attenta. «Devo crescere ancora – è stata la sua riflessione –. Sono molto cresciuta dalla finale agli italiani a ora».
La gara di Alice è iniziata molto bene, con tre ippon che lasciano intendere una condizione brillante: immobilizzazione sull’ungherese Jazmin Keresztes, yuko e ippon di sode tsuri komi goshi alla tedesca Zoe Roeder, ippon di morote seoi nage all’ungherese Stella Papai. In semifinale la differenza con la nippo-australiana Rika Hirose è fatta da un’immobilizzazione che, essendo nel golden score, si è fermata con il tempo dello yuko. Hirose ha poi vinto la gara (dopo il secondo posto a Kranjska Gora), mentre per Alice è arrivato un altro quinto posto, perché la polacca Nina Podymska è stata brava a immobilizzarla sfuggendo a un attacco di sumi gaeshi.
Hanno fatto ritorno a casa senza medaglie anche i judoka del Judo Kuroki Tarcento che, nell’Institut National du Judo a Parigi, hanno preso parte ai campionati mondiali di kata. Una particolare nota di merito va ascritta alla coppia composta da Marika Sato e Fabio Polo, per essere riuscita a guadagnare l’accesso alla finale in due kata diversi, classificandosi poi al sesto posto nel Kodokan goshin Jutsu ed al nono posto nell’ Itsutsu no kata.
Non ce l’hanno fatta ad accedere alla finale invece, Gino Gianmarco Stefanel ed Alessandro Cugini con il quinto posto nel girone eliminatorio del Nage-no-kata, come anche Davide Mauri e Massimo Cester, con il sesto nel Katame No Kata. A essere presente in diverse finali invece, è stato Giuliano Casco, presidente del Judo Kuroki Tarcento e arbitro mondiale di kata, che le coppie in gara a Parigi le ha osservate e valutate dal tavolo delle giurie.
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