Udinese, Bijol ritorna a disposizione: può essere la partita d’addio

Nulla a che vedere con una pesca miracolosa, ma per l’ultima di campionato contro la Fiorentina, di domenica sera ai Rizzi, l’Udinese può recuperare Jaka Bijol e Iker Bravo.

Eccoli qui i due nomi che nell’arco di una sola seduta di allenamento, quella con cui ieri la squadra ha ripreso la preparazione dopo il martedì libero, sono passati dalla lista degli incerti a quella dei recuperi possibili, lasciando invece Hassane Kamara tra i sicuri assenti, assieme a Martin Payero, Florian Thauvin e Isaak Touré.

Il problema muscolare accusato da Kamara al flessore destro a Torino reclama infatti una settimana di riposo, e quindi chiude qui la stagione del mancino franco-ivoriano, mentre non è così per Bravo e Bijol. L’attaccante spagnolo, assente all’Allianz Stadium per un problema al piede, ha ripreso ad allenarsi ieri e punta a esserci anche se con la consapevolezza di partire dalla panchina.

Ben altro obiettivo ha invece Bijol, che spera addirittura nella titolarità dopo i progressi segnalati ieri, quando il centrale difensivo ha manifestato con i fatti tutta la voglia di esserci fin dall’avvio, segno che il problemino muscolare accusato al tramonto del primo tempo col Monza è stato superato.

La parola passerà a Kosta Runjaic, che in difesa dovrà già fare i conti con l’assenza dello squalificato Thomas Kristensen, ma fin d’ora è possibile prevedere la disponibilità del 26enne di Vuzenica che domenica potrebbe salutare i tifosi toccando quota 95 presenze nell’Udinese, una in meno di quelle totalizzate al Cska di Mosca, il club a cui l’Udinese dovrebbe versare 500 mila in bonus e il 10% sulla futura vendita in caso di cessione.

È un’ipotesi più che possibile visto che Bijol è uno dei tre uomini mercato in casa bianconera, oltre a Oumar Solet e a Lorenzo Lucca, anche lui desideroso di un upgrade di carriera, proprio come lo sloveno.

A proposito di Lucca, oggi Runjaic farà le prove generali, là dove potrebbe piazzare il centravanti in coppia assieme a Keinan Davis, per buona pace di Alexis Sanchez.