Trucchetti lancia la sfida agli amici di Cividale: «Ferrari e Marangon due leader, mi fa molto piacere affrontarli»
Trucchetti, play di Pesaro, ha vinto l’Europeo U20 con i due giocatori gialloblù e domenica li ritrova come avversari

Nel prossimo turno di campionato la Gesteco Cividale farà visita alla Vuelle Pesaro capolista, una gara di primo piano impreziosita da una sfida tra medaglie d’oro. Sul parquet ci saranno infatti ben tre rappresentanti della Nazione U20 campione d’Europa: Leonardo Marangon, Francesco Ferrari e Stefano Trucchetti. Il playmaker sardo classe 2006 in estate ha scelto il biancorosso, salutando la “sua” Dinamo Sassari con cui aveva esordito in Serie A, e si è fatto trovare pronto quando l’infortunio di Kay Felder ha liberato minuti importanti nel reparto guardie di Spiro Leka, contribuendo così alla partenza da sogno della Vuelle.
«Nemmeno io mi sarei aspettato un avvio del genere – ci ha raccontato –, ma è merito della serietà della società e del nostro lavoro come squadra».
La preseason, infatti, era stata complicata, tra infortuni e un roster completamente rinnovato. «In prestagione abbiamo lavorato a lungo in sei o sette, con i ragazzi del settore giovanile a darci una mano, era difficile che qualcuno scommettesse su di noi. Una volta recuperati al meglio De Laurentis e Felder però ci è bastato poco per ingranare, giusto il tempo di amalgamare anche loro. La coesione tra giovani e senatori è nostro punto di forza».
Nel reparto guardie c’è grande abbondanza e, di conseguenza, concorrenza, ma a sentire il classe 2006 non è affatto un problema, anzi. «Per me è un’opportunità – spiega – io seguo l’esempio dei veterani, da quando entrano in palestra a quando se ne vanno, a partire dalla cura del corpo, che per noi atleti è fondamentale. A livello tecnico poi cosa posso dire? Felder giocava con LeBron fino all’altro giorno… Vederlo in campo è una gioia. E Tambone era mio compagno a Sassari, ci conosciamo bene. Io mi adatto alle necessità della squadra; alcune volte gioco venti minuti, altre dieci, per me conta essere utile per i compagni e vincere le partite».
A questo proposito, la sfida di domenica è cerchiata in rosso. «Il prossimo mese dirà tanto su di noi, abbiamo molte sfide difficili, a cominciare dalla prossima. Sarà un piacere rivedere Leonardo e Francesco, li conosco da anni e sono amici prima che compagni di Azzurro, ci sentiamo molto spesso. Se abbiamo già iniziato con il trashtalking? Ammetto di non aver ancora scritto loro per parlare di domenica, ma io e Fra siamo tipi tranquilli. È Leo quello a cui piacciono queste cose (ride, ndr). In ogni caso per i 40 minuti in campo non ci sono amici, lo sai bene, poi a fine gara ci riabbracceremo come prima. Non sono affatto stupito di vederli fare così bene, so quanto valgono e lo stanno dimostrando ancor più dell’anno scorso: hanno vent’anni, ma giocano 30 minuti con grandi responsabilità, da leader della squadra».
Nella sua voce si percepisce come la testa sia già a domenica. «Dovremo difendere forte, cercare il contropiede per valorizzare il nostro nucleo giovane e giocare di squadra, sono questi i nostri punti di forza. La stagione è lunghissima e ci saranno alti e bassi, ma abbiamo fiducia nei nostri mezzi: possiamo giocarcela fino alla fine per la promozione».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








