Trost, rottura del tendine d’Achille: svanisce il sogno di Parigi 2024

La saltatrice in alto si è infortunata al meeting di Nantes, domani l’intervento. Alessia: «Stesso infortunio del 2015». Tornerà ad allenarsi tra sei mesi

Alberto Bertolotto

UDINE. Aveva appena avviato la rincorsa, quando ha sentito “stoc”. E già li aveva capito l’entità del danno. L’esito degli esami non ha lasciato scampo: rottura totale del tendine d’Achille del piede destro, l’opposto al suo piede di stacco.

All’alba del 2024 Alessia Trost, salvo clamorose sorprese, deve già rinunciare ai Giochi Olimpici di Parigi.

La saltatrice in alto di Pordenone, classe 1993, si è infortunata al Meeting Elite d’Athlétisme di Nantes. Visitata dall’ortopedico Attilio Rota, sarà operata domani a Roma. Seguirà la riabilitazione.

L’atleta dovrà indossare per quaranta giorni un tutore, mentre dopo quattro mesi il tendine riprenderà la sua piena funzionalità. Tra sei mesi la portacolori delle Fiamme Gialle potrà tornare ad allenarsi.

Oltre ai Giochi di agosto, che sarebbero stati i terzi della carriera dopo Rio (2016) e Tokyo (2021), salterà gli Europei di Roma di giugno. «Già nel 2015 avevo subìto una lesione allo stesso tendine, in seguito a cui non presi parte ai campionati mondiali di Pechino. Adesso questo guaio, decisamente più grave – è il primo commento di Trost, rientrata in Italia l’indomani della gara francese –. È andata così, ora vivo alla giornata».

L’azzurra rivive poi gli attimi dell’infortunio. «In un primo momento mi è salito il panico – racconta la saltatrice –. Mi hanno portato in fisioterapia, dove mi hanno applicato il ghiaccio. Nel frattempo avevo chiamato il mio allenatore, Manuel Margesin, e gli organizzatori del meeting a loro volta il mio manager.

Sono stata portata successivamente all’ospedale di Nantes, dove sono rimasta per quattro ore e mi hanno applicato uno fasciatura, che mi ha permesso il giorno successivo di viaggiare, di tornare in Italia a Roma. Deve ringraziare tutta la rete che mi ha supportato e in particolare le Fiamme Gialle, che si sono rivelate super per quanto hanno fatto».

Nel giro di pochi giorni hanno organizzato infatti esami, visita e operazione alla pordenonese, consapevole di quanto sarà lungo il processo prima di rientrare in pedana. Non sarà facile riprendersi, ancor più a 31 anni (li compirà tra poco più di un mese).

In Trost, comprensibilmente, prevale ora scoramento e delusione, anche perché nell’inizio della stagione indoor stava iniziando a prendere nuovamente le misure.

Era attesa anche all’UdinJump Development del 6 febbraio. I messaggi di solidarietà non sono tardati ad arrivare in queste ore. Adesso dovrà dimostrarsi forte come ha già fatto vedere più volte in carriera.

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