Ginnastica ritmica, l’addio amaro della farfalla Dana Mogurean alla nazionale

La ginnasta mestrina, ex Ardor Padova, ha deciso di lasciare la nazionale insieme alla compagna di squadra Martina Centofanti. Dietro alla decisione il licenziamento da parte del neopresidente della Fgi Facci della direttrice tecnica Maccarani

Fabiana Pesci
Dana Mogurean, ginnasta della nazionale di ginnastica ritmica (foto Fgi)
Dana Mogurean, ginnasta della nazionale di ginnastica ritmica (foto Fgi)

Il primo strappo, ormai più di due anni fa: l’esplosione del caso dei presunti abusi, la bufera sulla nazionale di ginnastica ritmica. Poi quella magnifica (e storica) toppa. Le farfalle, nonostante tutto, sono medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi.

Il tempo di tornare all’accademia di Desio, di rimettersi in pedana, ed ecco la lacerazione che si rivelerà insanabile.

Andrea Facci, padovano, neopresidente della federazione ginnastica, licenzia il direttore tecnico, la storica allenatrice Emanuela Maccarani, “la più vincente della storia”, ma sotto inchiesta.

«Si volta pagina», disse. Esattamente un mese dopo, domenica pomeriggio, 4 maggio, Dana Mogurean, farfalla mestrina della nazionale, atleticamente nata nella Vis Favaro, cresciuta all’Ardor Padova, ha deciso di lasciare l’Accademia di Desio.

Scandalo ginnastica ritmica, le farfalle non scenderanno in pedana a Sofia: slitta l’esordio in coppa del mondo
Le farfalle hanno conquistato il bronzo a squadre a Parigi

Un addio amaro alla ginnastica ritmica, deciso insieme alla compagna di squadra Martina Centofanti. “Una scelta di vita”, scrivono su Instagram, in un lunghissimo post. Sì, perché la ginnastica era la loro vita. Di quel fiore a cinque petali, che ha resistito a tutto, che è sbocciato nella sua perfezione a Parigi, resta solo Laura Paris.

La squadra nazionale di ginnastica ritmica a Parigi (foto Fgi)
La squadra nazionale di ginnastica ritmica a Parigi (foto Fgi)

Il capitano Alessia Maurelli aveva lasciato subito dopo le Olimpiadi, poi Agnese Duranti, a dicembre.

Ora è il turno di Mogurean e Centofanti, che non nascondono l’amarezza di una decisione che reputano necessaria, ma che “non avevamo messo in conto”.

Caso Farfalle, il padovano Facci licenzia Maccarani
Emanuela Maccarani non è più l'allenatrice delle Farfalle

Proprio ieri, lunedì 5 maggio a Desio è arrivata la nuova head coach Mariela Pashalieva, bulgara. Un’allenatrice con un curriculum granitico: tra i successi, solo per citarne uno, l’oro da tecnico della squadra bulgara di ginnastica ritmica a Tokyo, nel 2021. Ma non basta.

E Mogurean tiene a sottolineare che l’addio non ha nulla a che fare con la nuova direttrice tecnica.

«Siamo state tenute a riflettere sul nostro futuro in un momento in cui non lo avevamo messo in conto - scrivono - per questo la nostra scelta è stata pensata e maturata in un mese intero. Non è decisione che si prende a cuor leggero perché è una scelta di vita.

Per questo anche se il nome della nuova allenatrice che nessuno conosceva prima dell'ufficializzazione, per vari motivi è stato comunicato prima della data prevista, ci tenevamo a specificare che questa sarebbe stata la nostra volontà indipendentemente da chi fosse arrivato».

Poi il pensiero va alla nuova squadra, perché si chiude un’epoca, ma si va avanti. Alla luce dei fatti relativi a Maccarani, in rotta con la federazione, Mogurean, Centofanti e Paris avevano smesso di allenarsi da settimane, lasciando spazio alla “nuova” nazionale, che non ha deluso: oro ai 5 nastri agli Europei di Baku.

«Abbiamo fatto un passo indietro per far sì che la squadra potesse continuare a lavorare perché noi non essendo stabili emotivamente e scosse dal momento non saremmo riuscite a portare avanti un lavoro professionalmente saldo.

Forse è difficile da capire, ma quando costruisci un rapporto di completa fiducia e stima con la persona che è stata la tua guida e il tuo punto di riferimento per anni è difficile andare avanti in altro modo. Dal momento che il progetto è stato incrinato, reinventarsi e ricominciare per noi non sarebbe stato semplice.

Per questo seppur con dolore siamo arrivate alla conclusione. Il nostro non è un abbandono, ma una scelta di vita, augurando alle ragazze di continuare sempre a volare e realizzare tutti i loro sogni».

Cala il sipario sulle Farfalle, ma la ginnastica ritmica italiana guarda avanti, dritto verso Los Angeles.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto