Tara non perde tempo: debutta al Mondiale e conquista subito la finale della palla
La 18enne stella dell’Asu Udine tra le protagoniste ai campionati iridati di ginnastica ritmica a Rio de Janeiro. La mamma allenatrice Spela Dragaš: «Un ottimo punteggio, siamo contente»

Prima esperienza iridata e prima finale di attrezzo conquistata. È questo il traguardo raggiunto dalla friulana Tara Dragaš al Mondiale di ginnastica ritmica di Rio de Janeiro dopo la giornata d’esordio. La diciottenne stella dell’Asu Udine e delle Fiamme Oro ha infatti ottenuto un ottimo 29 nell’esercizio alla palla, il terzo migliore fra le 98 partecipanti, entrando di diritto nella finale di specialità in programma nella serata italiana di domenica.

Tara ha fatto meglio addirittura della compagna di azzurro Sofia Raffaeli, quinta nello stesso attrezzo con 28.350. L’atleta bianconera non è riuscita a fare altrettanto bene al cerchio: qualche piccola imprecisione forse un po’ troppo penalizzata dalla giuria l’ha fatta scivolare in diciottesima posizione (27.800) mentre Raffaeli con 28.700 punti ha chiuso al settimo posto qualificandosi alla finale di attrezzo cui accedono le migliori otto delle qualifiche.

«Siamo più che contente – ha commentato la mamma allenatrice Spela Dragaš – per avere già la certezza di una finale, e con un ottimo punteggio, dopo il primo giorno di gare. Per quanto concerne l’esercizio al cerchio, Tara ha omesso due difficoltà ma non ha commesso errori; ho fatto ricorso ma non è stato accettato».

Per quanto concerne il concorso generale Dragaš si trova, dopo due esercizi, al sesto posto con 56.800 punti mentre Raffali è quarta con 57.050. A guidare la classifica provvisoria dell’all around c’è la tedesca Darja Varfolomeev con 60.950 punti, seguita dalla campionessa del mondo in carica, la bulgara Stiliana Nikolova (58.750) e dall’ucraina Taisiia Onofriichuk (58.150).

La classifica del concorso generale è ancora aperta e tutto tornerà in gioco, per le migliori, nella finale all around. Nella seconda giornata la poliziotta di Udine si esibirà al nastro e alle clavette con un duplice obiettivo: confermarsi tra le prime diciotto nella generale e accedere così alla finale dell’all around che deciderà il podio mondiale, e qualificarsi alle due finali di specialità che assegneranno le medaglie per attrezzo.

Non solo, l’Italia ha ottime possibilità di medaglia anche nel concorso per team che somma i punteggi delle individualiste e della squadra. «Per me – ha dichiarato Tara Dragaš in mixed zone – è stata un’emozione grandissima scendere in pedana qui a Rio: è il mio primo Mondiale e volevo dimostrare di poter competere con le migliori. Sono soddisfatta del punteggio, so che posso crescere ancora, soprattutto al cerchio dove ho commesso qualche imprecisione, e non vedo l’ora di affrontare le prossime rotazioni».
L’edizione carioca dei Mondiali, che non erano mai approdati in Sud America, è la più partecipata di sempre con 76 nazioni, 100 ginnaste individualiste e 36 squadre iscritte.
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