Tanti auguri a Mara Navarria: «Ora voglio assaporare la vita»
L’ex spadista friulana, oro a squadre ai Giochi di Parigi compie 40 anni: «La mia vita senza scherma è cambiata tantissimo. Ora studio da dirigente»

È giorno di festeggiamenti e di bilanci per Mara Navarria. La ex spadista friulana compie il 18 luglio 40 anni e per la prima volta potrà godersi il compleanno senza impegni sportivi all’orizzonte.
È la prima estate da ex atleta, dopo 21 anni di attività agonistica ad altissimo livello. Mara festeggerà a Carlino con la famiglia e con gli amici, in due momenti diversi durante il fine settimana. È stata lei stessa a preparare gli inviti, con la stessa cura e attenzione con cui era solita preparare ogni appuntamento sportivo, perché ogni dettaglio – nella vita e nella scherma – può fare la differenza. Oro olimpico nella spada a squadre a Parigi 2024, Mara Navarria ha all’orizzonte un futuro pieno di progetti e di impegni, che la terranno legata all’ambito sportivo, ma con ruoli diversi.
È passato poco più di un mese dall’ultima gara della carriera. Si sta godendo l’estate?
«In questo mese senza scherma la vita è cambiata tantissimo. Non avendo delle competizioni da preparare, l’approccio è totalmente diverso, anche se, in realtà, mi immaginavo di avere più tempo libero. In realtà sto lavorando molto, perché ho assunto, già dagli scorsi mesi, alcuni incarichi come dirigente sportivo. Al di là di questi impegni, sarà un’estate vicino ai miei affetti, con mio marito Andrea e mio figlio Samuele, con i miei genitori, i fratelli, i nipoti. Sarò molto presente a Carlino e questo mi rende molto felice».
Ha qualche rimpianto per aver lasciato la scherma?
«Quando ho appeso la spada al chiodo ho notato più dispiacere negli altri che in me. In molti mi hanno chiesto perché non ho voluto continuare fino a Los Angeles 2028, ma io mi sento serena così. La scherma mi ha dato molto e io la voglio ricambiare, ma in una vesta diversa da quella di atleta».
Cioè quale?
«In primis voglio diventare Maestro di scherma. Attualmente già collaboro con la Friuli Scherma e trovo interessantissimo lavorare con i ragazzi, specie quelli più piccoli. Un giorno spero di diventare un tecnico del Centro Sportivo dell’Esercito. Ho già iniziato il percorso per diventare Maestri e dovrei concluderlo nell’arco di due anni. Essendo laureata in Scienze Motorie, alcuni esami sostenuti all’Università mi vengono riconosciuti come competenze già acquisite anche in questo percorso per diventare Maestro».
E in ambito dirigenziale?
«Innanzitutto, ho accettato di diventare vicepresidente del comitato esecutivo degli Eyof 2027, che si svolgeranno fra due anni a Lignano. Ho già partecipato a diverse riunioni e lo scorso marzo sono stata alla presentazione dei Giochi a Francoforte, insieme al presidente, Giorgio Brandolin, da cui sto imparando moltissimo. A aprile sono stata eletta nella giunta del Coni Fvg e sto portando la mia visione da atleta a supporto del presidente Andrea Marcon. Inoltre, sono consigliera per lo sport del Sottosegretario della Difesa, la Senatrice Isabella Rauti».
Qual è il bilancio, come donna e come atleta, di questi primi 40 anni?
«Rifarei tutto, nella gioia e nel dolore. Ci sono stati momenti molto belli e momenti, invece, molto difficili. Li rivivrei tutti, senza cambiare nulla».
Quali sono stati i momenti salienti?
«Il trasferimento da Carlino a Roma per fare il salto di qualità come atleta, ma anche il ritorno a casa a Carlino, durante il Covid. La laurea triennale in Scienze Motorie e quella specialistica con mio figlio Samuele in braccio. Dal punto di vista sportivo i momenti più importanti sono senz’altro il titolo mondiale individuale in Cina e l’oro olimpico del 2024. Se ripenso alle persone, mi vengono in mente i Maestri Codarin – di cui ieri sarebbe stato il compleanno- e Oleg, che è stato determinante per la mia crescita».
Che augurio si fa per questi 40 anni?
«Mi auguro di continuare ad avere coraggio nelle scelte, come in passato. La decisione di andare a Roma mi ha segnato molto, come atleta e come donna. Mi auguro di continuare a essere curiosa e di riuscire a cercare stimoli anche in altri ambienti, di restare entusiasta della vita e di imparare cose nuove. Infine, mi auguro più relax e di fare le cose che fanno tutti i non atleti, come ad esempio prendere un aperitivo o prendere il sole senza l’enorme preoccupazione per una scottatura».
Continuerà a praticare sport?
«L’attività fisica per me è fonte di benessere, quindi continuo a praticarla tuttora. Faccio equitazione con mio figlio; mi sono tesserata nuovamente con la Canoa San Giorgio, sport da cui sono partita, e gioco anche a padel. Se le ginocchia me lo permetteranno, andrò anche molto a camminare in montagna. Amo le montagne friulane».
Coltiverà altri interessi?
«Spero di poter continuare a coltivare anche la passione per la fotografia e di visitare tante mostre d’arte. Infine, tenendo conto dei miei impegni, voglio andare ai concerti e fare tardi o alzarmi presto per i concerti all’alba, senza preoccupazioni di orario».
Che festa sarà quella per i 40 anni?
«Festeggeremo in giardino, all’aperto, con il cibo preparato da mio marito Andrea (Lo Coco Chef, ndr). Mi spiace che molti amici provenienti da fuori regione non possano essere presenti. In questi ultimi 20 anni ho stretto tante amicizie lontano da cosa e questa la considero una ricchezza».
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