Super Buffon para il primo rigore Var e la Juve cala il tris

Il penalty al Cagliari assegnato dalla “moviola” sull’1-0 Dybala e Higuain chiudono il conto dopo Mandzukic
TORINO. La Juve ha perso la Supercoppa, ma è partita lancia in resta verso il settimo scudetto consecutivo. Il campionato è cominciato con grandi emozioni: si è visto il primo caso da rigore fischiato dal...Var e parato da Buffon che ha neutralizzato il tiro di Farias. Si sono visti due bei gol di Mandzukic e Dybala. L’arbitro Maresca è passato alla storia, come i citati Buffon e Farias, per questo primo “caso” di rigore tecnologico. Stavolta è andata liscia per tutti, tranne che per il giocatore cagliaritano. La traversa colpita dallo straordinario Dybala a inizio secondo tempo, ha fatto capire come per i sardi (che non hanno giocato male) non ci fosse nulla da fare, dopo il pericolo corso nel primo tempo. Infatti Higuain ha poi arrotondato il risultato per i bianconeri. Abbiamo visto anche Matuidi e Douglas Costa. Ma la partita era già finita. Così, debellati i fantasmi di un inizio col piede sbagliato, dopo la sconfitta in Supercoppa, la Juventus ha cominciato bene. La squadra sarda, che si è rinforzata , ha ceduto a un avversario più forte, com’era prevedibile.


Allegri, in attesa di altre novità di mercato, aveva confermato la difesa con Rugani e Chiellini centrali. A centrocampo Pjanic e Marchisio, all’attacco gli stessi uomini della scorsa stagione. Rastelli aveva schierato una difesa più consistente rispetto alla scorsa stagione con Andreolli e Pisacane centrali e Padoin esterno (poi sostituito da Joao Pedro); a centrocampo Cigarini con Ionita e Faragò; Barella trequartista in appoggio a Cop e Farias, fra i più vivaci dei rossoblu, anche se il secondo ha sbagliato lo storico primo rigore dato con il Var.


A essere sinceri, le prime battute avevano mostrato una Juve in difficoltà contro un Cagliari ben organizzato e in grado di spingersi in avanti, pur senza trovare spazi per il tiro. Il sonno bianconero è durato dodici minuti, fino a quando cioè Lichtsteiner da destra ha crossato una palla bassa che Mandzukic, in mezza girata di interno destro ha messo in porta. Partita finita? Nemmeno per sogno. Il Cagliari ha continuato a giocare e a creare pericoli e al 35’ Barella da sinistra ha costretto Buffon a una deviazione su Faragò che non ha saputo mettere in porta, toccando alto. È stato gran protagonista, il capitano, perchè un minuto dopo, su intervento di Alex Sandro su Cop in area, l’arbitro Maresca ha dato un rigore dopo aver consultato il Var: Gigi ha parato il tiro, piuttosto centrale, di Farias, che ha battuto piuttosto male. Chissà cosa sarebbe successo con Borriello in campo …


Superato il momento difficile, la Juve ha raddoppiato al 46’ su grande lancio centrale di Pjanic per Dybala, lasciato solo dalla burrosa difesa sarda. La “Joya” ha controllato e ha infilato Cragno di sinistro sotto la traversa. Insomma, a metà tempo si è capito che l’errore di Farias è stato fatale per il Cagliari. E la Juve ne ha approfittato sul suo efferato mestieraccio.


All’inizio della ripresa, Dybala con un’altra prodezza ha colpito la traversa. Anche Faragò e Ionita hanno avuto un’occasione, prima che Khedira sostituisse Marchisio e desse il la all’azione del terzo gol di sinistro basso, all’21’, segnato da Higuain. Dopo aver segnato, il Pipita ha fatto spazio a Matuidi e Cuadrado a Douglas Costa. Rastelli ha fatto entrare Dessena (Cigarini) e Sau (Cop). Dybala ha fallito di poco il quarto gol bianconero. Al tirar delle somme: è sembrata la Juve di sempre, anche se ancora non in formissima, contro un Cagliari che ha fatto un buon primo tempo.


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