Subito l’avvertimento Frosinone battuto: il Pordenone non è una meteora

Da matricola supera al debutto l’ambiziosa reduce dalla A Le perle di Venezia, al Friuli con la Cremonese e di Empoli



L’emergenza legata al coronavirus ha portato il calcio a entrare ai box: una pausa di cui tutti avrebbero voluto fare a meno.

Tuttavia, la quarantena forzata rappresenta un buon momento per riflettere sul campionato disputato sinora dal Pordenone. Si è trattato di un cammino senz’altro positivo, a tratti trionfale, dal quale sono state scelte quattro partite simbolo: vale la pena ricordare l’annata, la prima nella storia della società in serie B. È il momento di schiacciare il tasto “rewind” e chiedersi: quale è stata la miglior gara dei ramarri?

L’ESORDIO

Lunedì 27 agosto: i neroverdi fanno il loro esordio assoluto in serie B. L’avversario è il Frosinone, uno dei team favoriti per la promozione in A, categoria dalla quale sono appena scesi. Pare un confronto impari. Invece l’incontro si sviluppa in un modo in cui pochi si aspettavano. Dopo una parte centrale del primo tempo in cui i ciociari sembrano far paura, a 3’ dall’intervallo il Pordenone ha un sussulto e, grazie a Pobega, anche lui all’esordio tra i cadetti, sigla lo storico primo gol nella serie cadetta. A inizio ripresa, all’8’, il raddoppio, sempre a opera di Pobega, il tris è a opera di Barison 5’ più tardi. Al 60’ il match è già sul 3-0: finirà così e si capirà che il Pordenone potrà dire la sua nella categoria.

IL PRIMO BLITZ

È il 29 ottobre: la squadra di Tesser parte per la trasferta di Venezia reduce da tre battute d’arresto di fila in esterna. Incassare un’altra sconfitta sarebbe pesante, anche se in casa il gruppo si esprime bene. Tre le assenze per questa gara: Bassoli, Chiaretti e Pobega non sono a disposizione. Le premesse non sono delle migliori e, al quarto d’ora della ripresa, il Venezia passa in vantaggio grazie a Capello. I minuti passano, lo spettro del quarto rovescio lontano dal Friuli si sta per materializzare. Ma all’88’, il sussulto, il gol di De Agostini. È l’1-1. Il pareggio vale già oro, ma il Pordenone non si accontenta, vuole vincere. E al 93’, con Strizzolo, firma il 2-1 e il blitz. È il primo successo nella storia in trasferta in serie B, un risultato che segna la svolta.

L’ABBRACCIO DEL FRIULI

La vittoria del 29 dicembre per 1-0 contro la Cremonese non sarà ricordata in particolare per la prestazione, ma per altri motivi. Fa chiudere ai ramarri il girone d’andata al secondo posto e, in particolare, rende orgogliosa la società, capace di portare al Friuli, anche visto il giorno festivo, ben 6.856 spettatori: è un autentico record. L’abbraccio dello stadio è tutto per una formazione capace di siglare nelle prime battute il gol-vittoria (marcatore Ciurria) e di difenderlo con forza nel resto della gara. Al fischio finale è festa grande: momenti magici che saranno ricordati molto a lungo.

LA RINASCITA

Il Pordenone non sa più vincere. Passa due mesi senza ottenere il risultato pieno. Così, a fine febbraio, nella paura legata al verificarsi dei primi casi di coronavirus in Italia, la squadra di Tesser va a Empoli, reduce da tre successi filati. È sostenuta al Castellani da un centinaio di tifosi, che pochi giorni prima avevano inaugurato assieme alla società il club “Pn neroverde 2020”. Un rovescio sarebbe pesante da digerire. In Toscana il Pordenone riparte: cross di Gavazzi, testa di Bocalon, 1-0. Poi la squadra abbassa il baricentro e inizia a difendersi come sa fare (cioè bene). Finisce così, i tre punti chiudono il momento di crisi. Una gioia, quella del successo, che tutti sperano di rivivere al più presto. —



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