Sottil “legge” Sampdoria-Udinese: “Contava solo vincere”
Il tecnico si prende i tre punti: «Non abbiamo rubato nulla». Poi parla di Deulofeu e mercato: «Dice che vuole rimanere»

«Non abbiamo rubato questa vittoria», spiega Andrea Sottil davanti al microfono del canale tv del club, usando un verbo sospetto che in questo caso ne tradisce solo la sua onestà intellettuale. Perché anche se poi il tecnico ha usato una serie di aggettivi per sottolineare i meriti avuti dalla sua squadra, anche lui sa bene che il ritorno alla vittoria è arrivato solo dopo aver visto un paio di volte il pallone già in fondo al sacco di un Silvestri graziato dagli errori della Samp.
MOTIVAZIONI
«Questa volta contava vincere e lo abbiamo fatto attraverso una prestazione maschia e caparbia, seppur passando per una partita sporca e non spettacolare. Ho visto atteggiamento, concentrazione, cattiveria. Cercavamo una vittoria e una prestazione ripartendo dalle basi».
Basi che secondo Sottil sono state rimesse nel corso di un ritiro a cui il tecnico ha cambiato il nome, parlandone a Sky: «Questo raduno è stato fatto con grande senso di responsabilità da parte dei ragazzi. Lo ha chiesto il capitano assieme a tutti i giocatori più rappresentativi.
È stato un confrontarci in cui ci siamo detti che così non va bene. Noi ci siamo messi in queste condizioni e noi dovevamo toglierci», aggiungendo poi alle telecamere amiche di Udinese Tv: «Il ritiro è stato fatto con spirito appartenenza e rispetto per la gente, la proprietà e anche per noi stessi. Era giusto invertite la rotta, mancava sempre un pezzo, come si dice dalle mie parti».
SOTTO LA LENTE
Il pezzo che mancava era sicuramente Gerard Deulofeu, sul quale ieri il tecnico è ritornato, incalzato dalle domande. A Dazn il tecnico ha spiegato la sostituzione del catalano, facendo anche riferimento alle insistenti voci di mercato che riguardano lo spagnolo. «Deulofeu in un cambio di direzione ha sentito un leggero fastidio nel ginocchio infortunato a Napoli. Abbiamo deciso, d’accordo con lui, di sostituirlo, ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante, è solo uno spavento. Il mercato? Per quello che dice ai compagni, a noi e che dichiara, credo che voglia rimanere qui. Spero lo faccia. Ma io non mi occupo di mercato».
FUTURO
Messaggio lanciato a chi di dovere, mentre un altro tipo di messaggio è stato rivolto alla squadra: «A me piace che la nostra identità rimanga forte, ma ci sono dei periodi che capitano nel calcio in cui inconsciamente entri in campo un po’ in paura perché mancano le certezze di quando vinci sei partite di fila, dove tutto diventa facile. Il futuro? L’Udinese deve pensare partita per partita, dare continuità a questa prestazione e migliorarla. Se giochiamo con rabbia e concentrazione abbiamo le qualità per mettere in difficoltà tutte le formazioni. Non so dove possiamo arrivare, ma dico che siamo competitivi».
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