Sistema, ecco il nuovo pivot è l’italo-americano Pellot Il giovane Oyeh a Cordenons



Il nuovo pivot del Sistema Pn arriva dall’altra parte dell’Oceano: si tratta di Emanuel Pellot, italo-americano nato a Miami, nel 1993, alto 205 centimetri d’altezza, arrivato in città al seguito della compagna, Susanna Peonia, nuova giocatrice del Volley Pordenone. Le sue esperienze italiane parlano di due stagioni al Sud in serie D e una in C silver allo Jonico Taranto, dove ha chiuso in doppia cifra per punti e rimbalzi. Non un fenomeno, ma un atleta alto e solido fisicamente, che potrà dare una mano ai compagni di reparto Buscaino e Paunovic.

In America si è formato cestiticamente alla High school di Miami e poi al college state of Florida dove ha disputato il campionato Ncca. Da professionista ha acquisito esperienze in Portorico e Argentina, per poi arrivare in Italia, appunto a Taranto.

Nuovo arrivo pure al Cordenons. Alla corte di coach Beretta ecco Edward Oyeh, ragazzo del 2000 di 204 centimetri. Anzi, sarebbe più corretto dire è tornato a Cordenons, perché “Ed” è cresciuto nel settore giovanile del club, affermandosi poi con gli under 15 d’eccellenza del Nuovo basket con cui ha giocato una finale nazionale. Dopo altri due anni nelle giovanili della 3/S è passato al settore giovanile della Virtus Bologna, quindi un anno a San Vendemiano dove ha debuttato anche in serie B. A Cordenons ritrova i compagni della finale nazionale Damjanovic e Pivetta, formando un terzetto – un play, una guardia e un lungo – che sarà l’asse portante dell’Intermek di domani. Con il suo arrivo e quelli di Simone Fabbro e Diego Nosella, accanto al confermato Luca Marella che con i suoi 40 anni farà da “tutor” ai giovani, coach Beretta si ritrova ora un settore lunghi di primo livello, ciò che era un po’ mancato la scorsa stagione scorsa. Con la conferma di Pezzutti e Corazza e il rientro di Brunetta dopo un periodo di assenza nel reparto guardie, Cordenons parte nella prossima C silver tra le candidate alla finale promozione. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto