Shevchenko-gol era una sentenza da avversario al Friuli con il Milan

il focus
Dei 127 gol segnati in serie A con la maglia del Milan, Andry Shevchenko sette ne ha fatti all’Udinese. Nei primi due campionati per i friulani fu come partire con un gol di svantaggio contro il Diavolo dell’ucraino: rete alla prima al Friuli il 16 gennaio 2000 (1-2 il risultato finale), bis al ritorno dal dischetto nel rotondo 4-0. A settembre altro 1-2 sotto l’arco dei Rizzi, mentre a febbraio, nonostante la sua rete iniziale accompagnata da quella di Serginho, l’Udinese di Ventura piazzò una clamorosa rimonta con Muzzi, Scarlato e Jorgensen. Prima del riposo, con i rossoneri avanti 2-1, risultò decisivo l’errore di Shevchenko che dal dischetto si fece ipnotizzare da Turci.
Nel 2000 era ancora il Milan di Zac, da sempre un grande ammiratore di Sheva («farà bene anche da allenatore – ha detto Zac quando ha saputo dell’arrivo dell’ucraino al Genoa –, è sempre stato un maniaco dei particolari da calciatore e lo sarà anche da allenatore»), poi, dopo il breve interregno di Terim, arrivò Ancelotti con il quale Sheva ha vinto lo scudetto e la Champions League. Contro l’Udinese restò a secco nei campionati ’02-’03 e ’03-’04, per ritornare a farsi sentire il 16 gennaio del 2005 quando la squadra di Spalletti si presentò a San Siro da terza in classifica (il Diavolo era secondo): vinse 3-1 il Milan, ma San Sirò tremò dopo la rete iniziale di Totò Di Natale.
Il 19 marzo del 2006 il Milan passò a Udine per 4-0: Gilardino, Seedorf e doppietta di Shevchenko. Quella pesante sconfitta costò la panchina a Nestor Sensini, sostituito da Gianni Galeone. Sono stati gli ultimi gol di Sheva all’Udinese: l’ucraino a fine stagione se ne andrà al Chelsea, per poi tornare in prestito nel campionato ’08-’09. In entrambe le gare il campione ucraino entrò a gara in corso e sempre al posto di Pato che aveva ereditato la sua maglia numero 7: a San Siro il 21 dicembre finì 5-1 per i rossoneri, nel ritorno si impose 2-1 l’Udinese. Era il 16 maggio 2009, ed è stata l’ultima volta che Sheva ha messo piede al Friuli. Lo rifarà domani da allenatore del Genoa: la prima con la Roma è andata male sia per il risultato (2-0 per i giallorossi) che per la prestazione. E la seconda? É vero che l’aria del Friuli lo ispirava, ma oggi uno come lui il Genoa in campo non ce l’ha. Per fortuna dell’Udinese. —
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