Sfrattata dal Carnera, l’Apu si trasferisce in provincia

L’Old Wild West si è allenata a Gonars. Intensità, voglia di migliorare. Hickey? Freme per tornare

Giuseppe Pisano
L’allenamento dell’Apu Old Wild West nella palestra di Gonars
L’allenamento dell’Apu Old Wild West nella palestra di Gonars

Un giorno in provincia, lontano dal Carnera “off limits” per Italia-Israele e anche dallo spettro di Carsen Edwards, il guastafeste che sabato in 30” ha negato la prima vittoria in serie A all’Apu Old Wild West. La squadra bianconera ha ripreso ad allenarsi ieri dopo due giorni di riposo e, con l’impianto dei Rizzi indisponibile, ha trovato ospitalità al palasport di via delle Risorgive a Gonars.

Intensità

L’allenamento mattutino dell’Apu è durato poco meno di tre ore e ha visto protagonisti quasi tutti i giocatori del roster. A parte soltanto il convalescente Hickey e il baby Pavan, alle prese con un affaticamento muscolare. Come amano ripetere spesso gli allenatori, durante la settimana bisogna lavorare con intensità se si vuole performare in partita. Da questo punto di vista l’Apu non si è certo risparmiata, a tratti sembrava davvero di essere in campionato, con l’azione che si ribaltava in un lampo e gli assistenti di Vertemati a incitare i giocatori e dettare il ritmo. Due i gruppi formati dal coach: in canotta bianca Brewton, Alibegovic, Ikangi, Da Ros e Spencer, in nero Calzavara, Mizerniuk, Dawkins, Bendzius e Mekowulu, Stjepanovic sesto uomo con maschera protettiva per un’infrazione al setto nasale. I ragazzi eseguono i giochi indicati e Vertemati apprezza: «Not bad, not bad!» esclama prima di fischiare una pausa. Vanno tutti in panchina a dissetarsi, tranne Mekowulu che ne approfitta per esercitarsi ai tiri liberi.

Clima positivo

L’allenamento prosegue provando la difesa a zona (e l’attacco alla difesa a zona), poi c’è un esercizio di giro palla, con passaggi che sembrano missili. La sfera gira di giocatore in giocatore sul perimetro, e quando il coach vede un uomo libero per il tiro suggerisce un extra-pass gridando «One more, one more!». Mizerniuk, il baby di casa, fa gli straordinari avendo giocato 35’ la sera prima con l’Under 19 Eccellenza. Ikangi, in un momento di pausa, accenna una decina di palleggi con entrambi i piedi, se ci fosse qualche scout dell’Udinese prenderebbe nota. Il clima, in generale, è positivo: la sconfitta all’overtime contro le “V Nere” non ha lasciato scorie. Si conclude verso le 12.30, Ikangi e Dawkins si fermano a tirare da tre, Spencer tira dalla lunetta. Poi tutti sotto la doccia.

Il grande ritorno

Mentre i compagni si allenano con la palla, Anthony Hickey lavora in forma individuale con il preparatore atletico Daniele Missarelli. Streching, esercizi propriocettivi e con le palline da tennis. Sta bene, si vede da come scatta per andare a recuperare un pallone finito sul fondo e dal gesto che fa verso chi scrive: alza il pollice da lontano, come a dire «ormai sono pronto». La missione è rientrare in campo domenica contro Brescia, ed è una missione possibile: oggi verrà valutata la risposta della gamba destra all’allenamento di ieri, se non ci saranno problemi domani dovrebbe tornare in gruppo.

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