La Gesteco torna a funzionare con il gioco di squadra: ecco come ha ripreso la marcia

Cividale ha interrotto la striscia negativa ed è tornata dalla Unieuro Arena di Forlì con due punti molto preziosi per classifica e morale. All’ex PalaFiera si è vista una Ueb coesa e altruista, oltre che dura sul piano fisico

Gabriele Foschiatti
Toni Rocak con il presidente Davide Micalich (foto Petrussi)
Toni Rocak con il presidente Davide Micalich (foto Petrussi)

Serviva una vittoria, è arrivata una vittoria e la strada è segnata. La Gesteco Cividale ha interrotto la striscia negativa ed è tornata dalla Unieuro Arena di Forlì con due punti molto preziosi per la classifica e per il morale. All’ex PalaFiera si è vista una Ueb coesa e altruista, oltre che dura sul piano fisico; da qui è arrivata la solidità necessaria per neutralizzare il talento individuale dell’avversario ed esporne le difficoltà.

Gioco di squadra

Coach Stefano Pillastrini era stato chiaro nel post-partita del match infrasettimanale contro Rieti: senza muovere il pallone non si va da nessuna parte. Messaggio ricevuto forte e chiaro: nei primi 5 possessi della gara sono arrivati 4 canestri da altrettanti assist di Redivo, all’interno di quel gioco corale che ha fatto le fortune dei gialloblù e che è stato la costante durante l’arco del match. “El Sindaco” ha lavorato molto bene nel ruolo di facilitatore richiestogli dal tecnico, liberando i compagni per conclusioni ad alta percentuale che hanno permesso la partenza sprint sul 4-14. Bravi poi Cesana – preciso nelle letture e perfetto al tiro: 2/2 da due punti, 2/2 da tre e 1/1 in lunetta – e Marangon a capitalizzarle. Il 13 è partito fortissimo, galvanizzato dall’estate indimenticabile, e viaggia con il 60% dall’arco; un dato che andrà normalizzandosi, ma che va tenuto d’occhio perché decisivo per la sua definitiva fioritura.

Fisicità

Dalla circolazione di palla la Gesteco ha trovato anche solidità a rimbalzo. Da un buon tiro nascono opportunità a rimbalzo d’attacco, un aspetto chiave del gioco ducale. Pur senza Francesco Ferrari – fermo per un risentimento muscolare, dovrebbe recuperare per sabato – e il lungodegente Freeman, Cividale ha strappato 10 palloni sotto il canestro avversario, approfittando del molle secondo tempo della squadra di Antimo Martino. Non si sanguina davanti agli squali, diceva Dan Peterson, e sicuramente vedere una Unieuro arrendevole in avvio di terzo periodo ha dato fiducia alla Ueb che ha chiuso a +16 il confronto a rimbalzo, ma se Berti pareva sempre nel posto giusto al momento giusto è stato merito anche della manovra, che permette ai lunghi di posizionarsi negli spazi giusti.

Certo poi il lungo scuola Virtus Bologna ci ha messo del suo, giocando con la faccia cattiva: da quanto non iniziava una gara inchiodando la schiacciata? Anche Alessandro Ferrari è stato convincente, distinguendosi a rimbalzo e in difesa; un innesto d’energia, quando il tiro diventerà meno ondivago potrà essere ancor più prezioso.

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