Scocca l’ora del “professor” Gotti il mister che sa parlare tre lingue

Il vice del tecnico croato guiderà la squadra dalla panchina col Torino Uomo di fiducia di Donadoni, lo scorso anno Sarri lo volle al Chelsea 

il ritratto

Domani toccherà a lui, a Luca Gotti, guidare l’Udinese al Friuli contro il Torino. Stavolta, dopo l’ultima mezzora passata in plancia di comando al Franchi, in seguito all’espulsione di Tudor, si profilano 90’ intensi davanti alla panchina dei bianconeri per il 52enne di Adria, voluto dallo stesso Tudor a Udine. Già, perché è bene ricordare che è stato il tecnico croato a volere a suo fianco Gotti, facendone espressa richiesta a Gino Pozzo e Pierpaolo Marino la scorsa estate. D’altronde, è proprio in estate che il polesano ha fatto rientro in Italia dopo la felice esperienza in Inghilterra come vice di Maurizio Sarri al Chelsea. L’attuale allenatore della Juventus lo aveva voluto con sé anche per la spigliata conoscenza dell’inglese, una delle tre lingue parlate correttamente dal laureato Gotti, lasciato poi “a piedi” da Sarri, ma solo per la promessa mantenuta al suo attuale vice Martuscello, a cui Sarri aveva rilanciato il ritorno all’incarico in caso di rientro in Italia.

Da qui è nata l’occasione e la volontà di Tudor e Marino, col dt che ci aveva già messo gli occhi sopra. Perché Gotti è un tecnico preparato e apprezzato, a cui l’allenatore in carica lascia i compiti di svolgere le esercitazioni tattiche e non solo quello di posare i cinesini in allenamento. Al Bruseschi è Gotti che spesso conduce alcune esercitazioni, così come in passato accadeva con Roberto Donadoni a Bologna. Il sodalizio tra i due nacque dopo la scomparsa di Buso, il fido secondo che Donadoni aveva al Napoli, ed è proseguito per i molti anni trascorsi insieme al Bologna. Prima ancora, Gotti aveva iniziato la sua carriera a livello di settore giovanile, con i giovanissimi del Milan del ’98, la primavera della Reggina fino al salto alla guida della Nazionale Italiana Under 17, seguendo anche i dettami dell’amico Maurizio Viscidi. A Treviso, nella stagione 2008-’09 siede sulla panchina dei veneti in serie B, categoria nella quale la stagione successiva guidò anche la Triestina, salvo essere esonerato a ottobre dopo 8 giornate. Dal 2010 è poi cominciata la carriera da secondo, tra Cagliari, Parma, Bologna e Chelsea.

Dicono che si trovi a meraviglia con i ragazzi del settore giovanile, a cui sa trasmettere l’abnegazione per il lavoro sul campo e un calcio ordinato e che la passione per la moto lo porti spesso ad arrivare sulle due ruote al lavoro. Domani avrà la responsabilità, ma è facile immaginarsi che sarà “assistito” da fuori. Difficile, infatti, non pensare che al di là delle direttive impartite prima del via da Tudor, non sarà raggiunto da qualche consiglio a partita in corso. —

S.M.

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