Samardzic tra voci di mercato e prestazioni non all'altezza della fama

L’agente avrebbe già raggiunto un accordo di massima con la Juventus. Pozzo però non vuole cederlo a gennaio: deludente la risposta sul campo

Pietro Oleotto

Una controfigura del campioncino che l’Udinese pensava di essersi tenuta in casa dopo la telenovela della cessione (saltata) all’Inter. Questo il ritratto a parole della prestazione di Lazar Samardzic contro il Lecce, il match che è costato il posto ad Andrea Sottil, l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’insoddisfazione della società.

Chissà se anche per la collocazione sullo scacchiere del centrocampista serbo. Un punto di domanda che tira un altro e che è legato alle voci che rimbalzano da Torino, dove la Juventus, alla ricerca di interpreti sulla mediana dopo aver perso Paul Pogba (positività al controllo doping) e Nicolò Fagioli (squalifica per il caso scommesse).

E Samardzic è sempre stato un pallino del football director della Juve, Cristiano Giuntoli, già dai tempi del Napoli.

Ebbene, dopo aver ascoltato le indiscrezioni sulla corte della Vecchia Signora nei confronti del numero 24 bianconero, adesso già si parla di un accordo di massima tra il club torinese e l’entourage del giocatore.

E qui non si possono non alzare le antenne, considerando che proprio le bizze del padre del calciatore, Mladen Samardzic, fecero saltare l’affare già definito con l’Inter. Una svolta che poi mise in difficoltà l’Udinese stessa, costretta ad accelerare la cessione del portoghese Beto all’Everton per ricavare quei 30 milioni che dovevano finire nella casella delle entrate per la vendita di un giocatore la scorsa estate.

Una vendita portata avanti nonostante le condizioni tutt’altro che perfette di Isaac Success – ancora adesso visibilmente fuori forma – e l’infortunio di Brenner che starà fuori fino a gennaio.

Come detto l’affare era già stato definito con l’Inter sulla base di un prestino oneroso di circa 5 milioni, più un riscatto obbligatorio di 16 e 3 milioni di bonus, ai quali sarebbe stato aggiunto il giovane Giovanni Fabbian (ora al Bologna), per due anni in bianconero con la formula del diritto di recompra dopo due anni per 8 milioni. Tutto saltò per una lite sulle commissioni da corrispondere alla procuratrice brasiliana Rafaela Pimenta – la socia della scomparso Mino Raiola – che aveva traghettato Samardzic dall’Udinese al club nerazzurro grazie ai buoni uffici con l’ad Beppe Marotta.

Ora l’agente è Tolga Dirican, direttore esecutivo della Tds Sports, che avrebbe raggiunto un accordo di massima simile con la Juventus (anche se la pedina di scambio potrebbe non essere necessariamente Hans Nicolussi Caviglia), ma l’Udinese ora non ha alcuna fretta di chiudere. Preferirebbe farlo la prossima estate. E l’ha già comunicato all’entourage del serbo.

La risposta sul campo è stata quella che abbiamo descritto. Contro il Lecce si è visto un Lazar Samardzic decisamente svuotato.

Anche se non insensibile alle vicissitudini di classifica, come testimonia lo sconforto al fischio finale con Sottil al fianco. Per un 21enne è difficile rendere al massimo con il tarlo del mercato in testa.

Da una parte il proprio futuro, dall’altra quello del club che ti ha lanciato in serie A. Gabriele Cioffi dovrà agire anche su questo fronte. In definitiva Samardzic è il suo capocannoniere con due gol nelle prime 9 giornate di campionato.

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