Rivoluzione assorbita, la Gesteco si è ripresa anche senza Freeman
Cividale ha pagato un brutto inizio e ora ha due punti in meno rispetto allo scorso anno, ma la metamorfosi gialloblù sta riuscendo

Il primo tour de force stagionale è terminato e ci offre l’occasione di lanciare uno sguardo alla situazione in casa Gesteco Cividale. Inutile sottolineare come dopo 5 turni di campionato sia ancora presto per avere indicazioni definitive, molto può e deve ancora cambiare.
Come termine di paragone abbiamo scelto il periodo corrispondente della passata stagione e, prima di proseguire, è bene mettere in chiaro due evidenze che condizionano inevitabilmente il confronto.
La Ueb arriva da una rivoluzione estiva e sta giocando senza la pedina cardine del nuovo equilibrio, vale a dire Freeman, arrivato per essere il “Centro di gravità permanente” nella galassia di coach Pillastrini, ma sinora visto solo in Supercoppa.
Gli innesti estivi hanno portato in dote caratteristiche diverse e trovarsi a ricostruire una struttura di squadra dovendo rinunciare alla sua chiave di volta implica dei compromessi e delle difficoltà rispetto al ripartire da certezze consolidate, seppur in un campionato più competitivo rispetto al precedente come accaduto nella stagione 2024-25. Fatte le dovute premesse, cominciamo.
Lo scorso anno Cividale dopo 5 turni occupava la 5ª posizione, con tre vittorie e due sconfitte all’attivo, mentre oggi si trova alla 15ª, pur con soli due punti in meno.
I dati statistici sono vicini: segnava 78,6 punti e ne subiva 74 (approssimando onde evitare che il supplementare contro la Cremona risulti troppo pesante), mentre oggi ne realizza 76 e concede 74,6. Equilibrio anche a rimbalzo (35,6 contro 33,8), mentre è cresciuto parecchio il dato degli assist (13 contro 15,6, +20%) e sono migliorate le percentuali dall’arco (39% su 22,8 conclusioni contro 32% su 24,2).
L’evoluzione di Redivo da regista spiega in parte questi valori: un assist in più e 5 tiri dall’arco in meno per l’argentino rispetto alla passata stagione, iniziata con un’impressionante media di 17,8 punti (contro i 12,8 attuali).
Il leader statistico a questa voce è quest’anno Francesco Ferrari, passato da 5 a 15 punti; crescita notevole anche per Marangon, da 2,6 a 9,6 grazie ai miglioramenti al tiro da 3 (60% contro 17%). Si notano quindi delle novità, ma di fatto la rivoluzione deve ancora compiersi.
Con il ritorno di Freeman la Ueb avrà una potenza fisica a rimbalzo molto superiore; ci si attende quindi un’area più chiusa e un gioco interno più efficace, di conseguenza maggiore spazio per i tiratori sul perimetro.
Prima però il 33 dovrà tornare al 100%. Intanto i tifosi possono stare tranquilli: nonostante tutto, la Ueb regge.
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