Rivalità e tensione negli anni Ottanta

UDINE. I tempi sono fortunatamente cambiati e la premessa è d’obbligo ricordando l’acerrima rivalità tra la tifoseria friulana quella e veronese, salite alle cronache negli infuocati derby del Triveneto disputati negli anni Ottanta. Erano gli anni del crescente fenomeno ultrà e con il calcio di allora ritualizzato all’attesa partita della domenica, lontano anni luce dall’essere veicolato dai palinsesti televisivi, proliferavano i grandi esodi delle tifoserie al seguito delle beneamate. Ed è proprio dalla prima storica trasferta dell’Udinese in quel di Verona, il 13 marzo del 1983, che trae origine una rivalità sconfinata poi in una sequela di derby “ad alta tensione”, caratterizzati da servizi d’ordine imponenti, risse e anche accoltellamenti.
Resta quella la data della discordia, con quasi diecimila friulani arrivati al Bentegodi con due treni, macchine, ma soprattutto pullmann; se ne contano oltre 100, molti dei quali faranno rientro in Friuli con i vetri andati in frantumi dopo le sassaiole scoppiate al termine dello 0-0, una partita scialba in campo, ma resa molto movimentata sugli spalti quando i veronesi decidono di fare irruzione nella curva nord dopo avere attraversato il corridoio interno circolare di un Bentegodi allora privo di inferiate divisorie.
L’attacco gialloblù è la risposta alle schermaglie cominciate in mattinata all’arrivo dei friulani, ma soprattutto al rifiuto di una sorta di amicizia richiesta da una delegazione veronese presentatasi sotto la Nord prima della partita di andata giocata il 31 ottobre al Friuli, quando gli ospiti riempirono la curva Sud dei Rizzi. Non fu la prima e unica volta, anzi. Nella stagione seguente, nell’1-1 firmato dal gol in spaccata di Zico, sono in 5.000 i veronesi che si presentano al Friuli, mentre per il ritorno la Questura vieta la trasferta di massa ai tifosi bianconeri, un provvedimento in anticipo sui tempi, replicato anche nel 1984 quando il Verona vinse 5-3 al Friuli con altri 6.000 scaligeri al seguito. Furono quelli gli anni più difficili, coincisi dal ritorno dell’Hellas in serie A alla guida di Bagnoli. Poi i 12 anni del Verona lontano dalla serie A hanno un po’ annacquato la rivalità che comunque non si è mai completamente sopita.
Stefano Martorano
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