Ricky, il talentino della Nazionale di football americano con l’hobby del golf

UDINE. C'è un ragazzo udinese di 19 anni tra i migliori giocatori di football americano d’Italia. Si chiama Riccardo Furlan e sabato indosserà la maglia azzurra dell'Under 19 che scenderà in campo a Varese per incontrare il team Usa Elite. Si tratta di un’amichevole di primavera, ma in grado di dare indicazioni importanti sul futuro della giovane Nazionale che deve aprire un nuovo ciclo dopo gli Europei giocati a Parigi la scorsa estate.
L'avversario di sabato è di altissimo livello, formato dai migliori giocatori dei licei americani in tour in Europa. Un test che Riccardo Furlan davvero non sottovaluta, come non prende alla leggera i suoi impegni di studio.
Attualmente frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico al Malignani, nel football americano ricopre il ruolo di “safety”, estremo difensore, è cresciuto nella squadra dei Draghi Udine, dove ha militato nel campionato under 16 e senior. I Draghi hanno sede in via Petrarca e utilizzano i campi di via Basiliano a Udine, il comunale di Palmanova e di Bagnaria Arsa e il campo sportivo di Pasian di Prato. Oggi, però, il giovane safety veste la maglia dei Saints Padova, con cui sta affrontando un campionato Senior in Seconda Divisione.
Ma Riccardo è anche un grande appassionato di golf: gioca sul green da quando aveva 6 anni, e anche con ottimi risultati. Dopo gli ultimi tre anni con la casacca del Golf Trieste, che possiede una discreta squadra agonistica a livello nazionale, da quest’anno è tornato a giocare per il Golf Udine. Il suo talento nello sport e in particolare nel football non è passato inosservato agli addetti ai lavori, e ha ricevuto già due proposte da parte di altrettante università americane per una borsa di studio Oltreoceano.
Furlan, però, è deciso per il momento a svolgere la prima parte degli studi in Italia. Tutta l'attenzione del giovane safety è per adesso rivolta alla sfida di sabato con gli azzurrini, che hanno un nuovo head coach, Luca Lorandi, e un nuovo progetto denominato JR-NATA, Junior National Talent Program. L’obiettivo è quello di unire i giocatori che già hanno vestito la maglia del Blue Team U19 a quelli che gli scout hanno indicato per una crescita in prospettiva della squadra.
«É ancora presto per parlare della nuova Nazionale U19 – spiega Lorandi -. Quella che scenderà in campo il 7 aprile sarà una squadra molto simile a quella di Parigi, con solo qualche nuovo innesto. É un modo per tributare a questi atleti il giusto ringraziamento per il lavoro svolto sino a questo momento. Poi azzereremo tutto e si procederà secondo gli step previsti dal Progetto JR-NATA, sia per la formazione del roster azzurro sia dei quadri tecnici».
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