Riassetto alla Pau più Polisportiva ma Legadue a rischio

Dal 2009 il sistema Friuli attorno alla Snaidero non decolla Udine e regione possono perdere il basket professionistico
Udine 22/04/2011.Snaidero Udine vs Umana Venezia PLAYOFF quarti Gara 3.Nella Foto: Edi Snaidero, Blasoni e il sindaco Honsel.Copyright telefoto Ferraro PFP Photo Agency
Udine 22/04/2011.Snaidero Udine vs Umana Venezia PLAYOFF quarti Gara 3.Nella Foto: Edi Snaidero, Blasoni e il sindaco Honsel.Copyright telefoto Ferraro PFP Photo Agency

di Valerio Morelli

UDINE

Inizio anni Novanta. La cosiddetta Polisportiva Cainero - Zamparini trattava l’acquisto dell’Udinese calcio per accorparla poi, magari, a basket e ciclismo, viste le altre passioni del commercialista portavoce di un affare molto politico - bancario. Questo giornale si battè contro l’idea e paron Gianpaolo Pozzo, la cui Udinese allora languiva tra serie A e B, ora ha festeggiato i 25 anni in bianconero con la seconda qualificazione Champions. Un uomo solo al comando nel calcio può, ed è meglio, perché quel mondo produce utili, se si sa fare girare la palla.

Giorni nostri, 2009 e dintorni. Retrocessa la Snaidero dopo 9 anni in A, si salva la Pallalcesto amatori Udine con un riassetto societario che raccoglie la migliore imprenditoria economica e sportiva del Friuli. Auspice il sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha l’affare stadio in piedi con l’Udinese, e sullo sfondo la Regione Fvg. A ruota, perché il sindaco ha in Comune la fila di società minori in difficoltà, nasce la Polisportiva per sostenere le eccellenze dello sport friulano. Polisportiva non è in senso tecnico - giuridico. E’ difficile lo diventi riunendo società di capitali, Pau e Ice hockey Aquile Fvg, e dilettantistiche: Libertas Sporting club, Rugby Udine e Pav. Con tutte le diversità di bilancio e budget che, non a caso, fanno correre voci sulla reiscrizione o meno a Legadue di basket e serie A di hockey ghiaccio.

La Polisportiva non è che il conferimento, in esclusiva, della ricerca marketing alla Hs srl, che la fa dal 2006 per l’Udinese calcio. Grazie all’effetto traino si parte pensando di raccogliere, a regime, 4 o 5 milioni di euro per soddisfare i budget, certificati si dice, delle eccellenze sportive friulane. Dopo un anno di rodaggio e crisi economica, oltre a scambi merce, si rinegoziano le condizioni con l’Amga, vecchio sponsor dello sport friulano, e si dividono 250.000 euro, in parti uguali, tra i cinque club polisportivi: Pau ancora a secco.

Siccome nel basket, senza profitti, un uomo solo al comando non può, ed Edi Snaidero lo ripete dal 2005 quando chi scrive non doveva essere al suo addio allo sport anche solo in foto, scoppia pure la grana della copertura costi di gestione negli ultimi 2 anni Pau. Tanto aspra che l’Udinese calcio ora pare non ricordi da che notaio il 27 maggio scorso solo il cda ha ricapitalizzato per 400.000 euro, salvando riaffiliazione Fip e titolo di Legadue, a fronte del rilancio bianconero, seduta stante e inevaso, a 2.500.000 rispetto agli 822.000 proposti dal cda stesso, prima di due assemblee soci rinviate.

Messa così è più una bega Abc - Pro, ma a Udine rischia l’unico basket “pro” in regione. E il modello Friuli, ma c’è tempo fino al 27 giugno, non decolla come il consorzio soci, da 18 a 50, che ha riportato Varese ai play - off scudetto o il club amici Sutor, che ha fruttato 400 mila euro quest’anno a Montegranaro.

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