Rapid: senza dirigenti giocatori e coach, è l’addio al campionato carnico

TOLMEZZO. Caso Rapid. Archiviata una passata stagione non certamente esaltante con la sola eccezione del “triplete” (Campionato, Coppa Carnia e Super Coppa) da parte della corazzata Cavazzo, il Carnico si è lasciato alle spalle molte polemiche innescate da divergenti decisioni della giustizia sportiva ma frutto di episodi tutti però condannabili, quindi una Prima categoria che ha visto il Cavazzo distanziare il primo inseguitore (il Villa) di ben 14 punti e uno scudetto conquistato con largo anticipo, con ben 577 le reti complessive realizzate (record storico) corrispondente ad una media di 3,70 gol a partita!
Nella normalità invece le vicende in Seconda e Terza categoria che hanno portato alle promozioni in Prima de Il Castello, Verzegnis e Val del Lago, mentre in Seconda sono approdate Tarvisio, Ardita e San Pietro.
Quello che inizierà il prossimo 30 aprile o primo maggio potrebbe non avere ai nastri di partenza il Rapid di Raveo (nello scorso agosto ha festeggiato i suoi cinquant’anni di storia) e la nefasta prospettiva trova conferma nelle parole del presidente Daniele Corva.
«Molti giocatori - dice - hanno deciso di cambiare aria poi c’è stato anche l’abbandono da parte dell’allenatore Carlo Tomat e del suo vice Luca Rupil (approdati all’Arta Terme), ma i problemi del Rapid non vanno ricercati nel parco giocatori ma nell’assoluta mancanza di dirigenti e senza collaboratori non c’è futuro in quanto trovare persone che si rendano disponibili al volontariato per un lungo periodo diventa sempre più difficile quindi la non iscrizione diventa inevitabile».
La definitiva decisione verrà presa durante l’assemblea societaria di prossima convocazione dove ci potrebbero essere novità se si dovessero trovare personaggi disponibili a subentrare all’attuale consiglio direttivo in scadenza di mandato, ma le percentuali sono davvero basse, poi in ultima analisi ci potrebbe essere un’ancora di salvezza rappresentata da un eventuale accordo di collaborazione con il Villa, ma il progetto fabbisogna di verifiche.
Molte le incognite anche in casa Ardita, formazione neo promossa in Seconda categoria. Il presidente Mario Ferloni, in scadenza di mandato, ha da tempo confermato la sua non disponibilità, ma quello che preoccupa è l’organico che non potrà più avvalersi degli “stranieri” Leonardo Zucchiatti, Giorgio e Francesco Ziraldo, Mario Ciurdas e Lorenzo Chivilò.
Se ne sono poi andati pure Daniele Della Pietra e Giacomo D’Agaro (al Sappada) e Maichoal Cescutti (al Cavazzo), quindi largo ai giovani con in prospettiva una stagione molto tribolata anche se le positive sorprese sono sempre possibili.
Tutto ok invece per quanto concerne il Rigolato come conferma il dirigente Sandro Vergazzini: «Nessun problema nell’allestimento della squadra, mentre non riusciamo a sbloccare la situazione allenatore in quanto tutti i tecnici patentati sinora interpellati hanno declinato la prospettiva di trasferirsi in Val di Gorto , quindi stiamo cercando di convincere Marino Lepre (provvisto di patentino) ad essere il mister del Rigolato nella prossima stagione».
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