Quanti torti all’Udinese, incubo La Penna anche nel ko con l’Atalanta: l’associazione arbitri ammette l’errore del Var
Il fallo di mano (da rigore) di Hien non visto da Di Bello. Rabbia bianconera dopo Bergamo, ma era successo anche contro Inter e Milan: i bianconeri non vincono mai con il romano al video

C’è Federico La Penna sotto la lente. Quella “bonaria” dell’Aia, l’Associazione italiana arbitri che ha ammesso in tv l’errore del Var di Atalanta-Udinese, seppur solo in occasione del rigore non concesso per fallo di mano di Hien.
Quella più severa dell’Udinese che sta facendo la conta dei (presunti?) torti in questo avvio di stagione, accorgendosi che a Lissone, da dove vengono assistiti i direttori di gara, anche contro Milan e Inter c’era in sala La Penna. Con il romano davanti al video i bianconeri non hanno mai vinto. Né quest’anno, né in passato: otto sconfitte e un solo pareggio dal 2018 alla scorsa domenica.
La parziale conferma
Sfruttando la vetrina della rubrica “OpenVar”, su Dazn, Antonio Damato, l’inviato davanti alle telecamere del designatore Rocchi si è lasciato ad andare a un’ammissione, plaudendo invece l’arbitro dell’incontro, il brindisino Marco Di Bello, su un altro episodio tirato in ballo nel dopo partita di Bergamo dal supervisore dell’area tecnica dell’Udinese, Gianluca Nani: il gol annullato a Davis per un fallo su De Roon. Sparita dai radar, invece, la gomitata di Ruggeri a Lovric in uno stacco aereo sempre nel primo tempo. Ma tornano al penalty mancante: «Purtroppo qui dobbiamo parlare di un errore, sia dell’arbitro di campo che del Var – ha commentato Damato l’altra sera –: a velocità normale non era così di facile rilevazione il tocco di mano».
Poi le rivelazioni: «L’arbitro parla di spalla, il Var onestamente doveva fare una review un po’ meno superficiale. C’è anche un movimento a cercare col gomito il pallone. È la dimostrazione che si possono commettere errori anche dietro il monitor, in un week-end nel complesso positivo». Anche perché, secondo vertici arbitrali, nell’episodio Davis-De Roon, Di Bello «ha abilmente aspettato la battuta a rete prima di fischiare il fallo, altrimenti avrebbe impedito al Var di entrare in azione».
L’importante è che Damato sia convinto che stavolta La Penna si sia davvero messo in moto per confermare il fallo del bianconero. Sulle abilità di Di Bello chi segue la Zebretta tuttavia, non può non nutrire dei dubbi: basta digitare sui motori di ricera “Lautaro” e “rigore Udinese” per accorgersi cosa ha fischiato nel dicembre 2023 a favore dell’Inter.
I precedenti dubbi
Come accennato, Nani dopo le ultime due sconfitte in trasferta, a Venezia (espulsione di Touré da parte dell’arbitro Massa) e Bergamo, si è lamentato per gli episodi, ma anche la conduzione di Chiffi in quella precedente, a San Siro contro il Milan, non era andata giù all’Udinese. Ricordate il rigore reclamato da Kabasele? Anche lì nessuna <CF1002>on field review</CF>, come contro l’Atalanta. Ebbene, in sala Var c’era, accanto al titolare Mariani, sempre La Penna. Così come c’era proprio La Penna davanti al video per Udinese-Inter: ricordate il fallo su Thauvin alla fine del primo tempo non visto dall’arbitro Sacchi? Nessun richiamo. Il richiamo (medico) l’ha subito al massimo il giocatore francese, fuori per tre gare per la botta al costato rimediata nel sandwich con Mkhitaryan e Calhanoglou: Thauvin uscì nell’intervallo, nei minuti rimanenti restò in campo senza poter correre e l’Inter raddoppiò. Sfortuna. Come lo score di La Penna al Var con l’Udinese.
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