Pussetto operato: per lui stagione finita, il rientro di Okaka slitta a fine mese

UDINE. Piove sul bagnato in casa Udinese. Ignacio Pussetto è stato operato al ginocchio destro ieri a Roma dove il professor Mariani gli ha ricostruito il legamento crociato anteriore (stagione già finita per lui) e Stefano Okaka, visitato sempre a Villa Stuart, sarà costretto a far slittare il suo rientro a fine gennaio, quindi per la trasferta del 31 gennaio a La Spezia invece che per quella del 16 a Genova contro la Sampdoria.
Hai voglia, quindi, a predicare calma e sangue freddo come sta cercando di fare in questi giorni il povero Gotti. Il tecnico continua a perdere pezzi su pezzi e continuare a pensare che questa rosa, così com’è in questo momento, possa ambire a piazzarsi nella colonna sinistra della classifica sembra perlomeno azzardato.
Perché Mandragora di fatto non è ancora pronto per giocare titolare, Deulofeu anche oggi non sarà disponibile a Bologna, di Pussetto abbiamo già detto, e Okaka non sarà pronto prima di fine gennaio e poi per ritrovare la condizione, con il fisico che si ritrova, ci vorrà un altro mesetto. C’è poco da stare allegri.
Come avevamo anticipato ieri l’intervento chirurgico era una soluzione quasi inevitabile e così è stato. Lo sfortunato attaccante argentino, rientrato in prestito dal Watford negli ultimi giorni del mercato estivo, è finito sotto i ferri come era già accaduto nel 2020 ai suoi compagni Mandragora e Jajalo. A Villa Stuart il professor Mariani gli ha ricostruito il legamento crociato anteriore lesionato domenica sera a Torino nella gara con la Juventus dopo un involontario contrasto con Bonucci.
«L’operazione – ha fatto sapere la società friulana in un comunicato – è perfettamente riuscita e il calciatore nei prossimi giorni rientrerà a Udine per intraprendere l’iter riabilitativo». Nessuna presa di posizione sui tempi di recupero ma considerando che per questi tipi di infortunio si va dai cinque ai sei mesi, la stagione di Pussetto è praticamente finita qui. Un duro colpo per il giocatore, che aveva voluto a tutti i costi rientrare a Udine, e per Gotti che ne aveva fatto un titolare indiscutibile, questo a prescindere da ll’indisponibilità di Okaka e Lasagna.
A proposito di Stefanone, ieri era a Roma dove è stato visitato dal professor Mariani che lo aveva operato lo scorso 16 dicembre per l’aspirazione di un versamento a una coscia. Gli è stato consigliata prudenza onde evitare pericolose ricadute che rischierebbero di compromettere il proseguimento della stagione. Come detto l’obiettivo è esserci il 31 gennaio per la trasferta con lo Spezia, sarebbe già tanto andare in panchina il 23 al Friuli contro l’Inter.
Questi inconvenienti spingeranno l’Udinese a muoversi con una operazione in entrata sul fronte offensivo? Pare di no, almeno a sentire il responsabile dell’area tecnica Pierpaolo Marino che lunedì sera alla tv di famiglia ha dichiarato: «Ci eravamo premuniti con una rosa adeguata a inizio stagione. Tra infortuni e Covid non abbiamo mai avuto le punte titolari Lasagna e Okaka capaci di segnare 18 gol la scorsa stagione. Ora Kevin ha recuperato, idem Forestieri, Deulofeu è fuori al momento ma speriamo torni presto».
La dead line è fissata per il 23 gennaio giorno in cui l’Udinese con l’Inter concluderà il suo girone d’andata. A quel punto mancheranno otto giorni alla chiusura del mercato fissata per il 1º febbraio e se la situazione dovesse ancora essere quella attuale non è escluso che Gino Pozzo si muova.
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