Dell’Agnello, Miani e Ferrari superstar: ecco come cambierà il reparto lunghi della Gesteco
Per il Pirata è forte l’interessamento di Pesaro, mentre il classe 2005 può andare in Ncaa. Potrebbe rimanere solo Berti

La Gesteco Cividale cambierà volto. Mentre i play-off si avvicinano alla fase decisiva, il mercato entra nel vivo e al fianco delle prime conferme si affacciano con insistenza i rumors.
In casa gialloblù i riflettori sono puntati sul reparto lunghi, i cui gioielli ingolosiscono molti, in Italia ma non solo. Giacomo Dell’Agnello ha chiuso una stagione da sogno: 11.9 punti, 6.3 rimbalzi e 2.4 assist di media, per un totale di 15 di valutazione. Inserito nel miglior quintetto del girone d’andata, premiato mvp italiano del mese di novembre e di aprile, il “Pirata” è stato senza dubbio il giocatore più continuo nel campionato dei friulani e raccoglierà i frutti della sua scalata. Il forte interessamento da Pesaro è solo la prima delle voci di mercato che riguardano il classe 1994.
Come lui anche Gabriele Miani pare destinato a partire, dopo esser sbocciato a Cividale con cui ha collezionato la beffarda somma di 199 presenze. Nonostante gli infortuni lo abbiano limitato, il lungo originario di Codroipo ha continuato nel suo percorso di crescita e ai play-off è stato probabilmente il migliore dei suoi (13 punti, 3.6 rimbalzi, 15.8 di valutazione). Bagaglio offensivo completo, versatile in difesa, già nella passata stagione per il giovane veterano classe 2000 c’erano occhi anche dalla Serie A, per lui un obiettivo, ma ad oggi la destinazione più probabile rimane la A2.
Infine anche Francesco Ferrari, classe 2005 premiato miglior giovane del campionato e Mvp del mese di gennaio, ha molti ammiratori, dall’Ncaa, il mondo del basket universitario americano (diventato dorato con l’apertura agli stipendi che possono esse milionari), ma non solo. Per lui Cividale è il luogo perfetto dove crescere e nemmeno le offerte faraoniche di oltreoceano lo hanno sinora smosso, ma l’estate è lunga.
Cividale non si fascia la testa e aspetta, consapevole di essere una meta molto ambita tra i prospetti italiani in cerca di un luogo dove piantar radici e fiorire. Certo, dover rinunciare a tre giocatori nello stesso reparto lascia il segno, anche quando in panchina c’è un maestro come Stefano Pillastrini.
A roster resterebbe infatti il solo Matteo Berti, lungo più classico rispetto ai duttili compagni di squadra, perfetto per coprire l’area e lottare a rimbalzo ma ancora limitato in attacco. Potremmo vedere per la prima volta un lungo straniero tra i friulani, per completare le caratteristiche dell’ex Cento e offrire un riferimento a chi arriverà dal mercato.
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