Pugilato, De Prophetis finisce ko già alla fine della prima ripresa

MILANO. Non è durato neanche un round intero il match tra l’udinese Emanuele De Prophetis e il campione in carica Andrea Scarpa, che sabato sera si sono affrontati nel match che valeva il titolo...

MILANO. Non è durato neanche un round intero il match tra l’udinese Emanuele De Prophetis e il campione in carica Andrea Scarpa, che sabato sera si sono affrontati nel match che valeva il titolo italiano dei superleggeri di pugilato. Sul ring allestito al Teatro Principe, “Babu”, il nickname di De Prophetis, fin dalle primissime battute non è mai riuscito a entrare nel match, aggredito subito da Scarpa che ha piazzato, a 10’ dal suono della campana di fine primo round, una sequenza di jab e diretti, culminati con gancio sinistro, che ha mandato al tappeto il pugile udinese. Invero, il friulano s’è rialzato subito, dando l’impressione di poter proseguire, ma l’arbitro Marzuoli ha invece optato per la chiusura anticipata del match: una scelta discutibile anche perché mancavano pochi istanti al gong di fine primo round. In quel frangente è invece terminato il sogno di De Prophetis di riconquistare la corona di campione italiano dei superleggeri, che Emanuele aveva conquistato già nel 2009 al palaCarnera. Un colpo da ko che ha permesso ad Andrea Scarpa, pugliese trapiantato a Torino, di conservare il titolo italiano. Scarpa, che ha undici anni in meno di De Prophetis e una fisicità superiore, grazie alle leve ben più lunghe che gli hanno consentito di non far entrare l’avversario nella propria guardia, s’è dunque confermato ai vertici della categoria, ma il friulano, seguito all’angolo da Gianluca Calligaro e dallo staff dell’Associazione Pugilistica Udinese, va comunque applaudito per essere tornato a combattere a questi livelli dopo una lunga assenza: a 39 anni, Babu ha dimostrato di avere ancora stimoli importanti, il che non è mai scontato. «Emanele - ha spiegato a fine match il tecnico Calligaro - ha preso qualche sinistro a inizio incontro, pagando logicamente dazio alla statura dell’avversario. Il colpo incassato però era un pugno misto a una spinta ed è caduto. De Prophetis s’è alzato, ma l'arbitro ha deciso di terminare, secondo noi in maniera affrettata. Il match forse l’avrebbe vinto comunque Scarpa, ma non ci hanno dato alcuna possibilità di provarci davvero». Nella riunione del Teatro Principe, DeProphetis - Scarpa era il sottoclou dell’incontro per il titolo Europeo dei pesi medi tra il francese Soro ed Emanuele Blandamura, pugile romano, nato però a Udine: ha vinto il francese, per ko, all'ottava ripresa, spegnendo i sogni continentali di Blandamura.

Francesco Tonizzo

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